Perché i bambini si chiamavano Balilla?
Perché i bambini si chiamavano Balilla?
A partire dal 1937 venne assorbita dalla Gioventù italiana del littorio. Il termine "Balilla" fu ispirato dalla vicenda del giovane Giovan Battista Perasso che nel 1746 incitò alla rivolta i genovesi durante la breve occupazione asburgica della città ligure.
Chi sono i giovani Balilla?
L'Opera Nazionale Balilla era diviso in base all'età e al sesso. I bambini maschi dai 4 agli 8 anni formarono i 'Figli della Lupa'; quelli dai 9 ai 10 anni formarono il 'Balilla'; quelli dagli 11 ai 13 anni formarono il 'Balilla Moschettiere'; e quelli dai 14 ai 18 anni formarono gli 'Avanguardisti'.
Che cosa facevano i figli della lupa?
I figli della lupa era un'organizzazione ideata dall'Opera nazionale balilla durante il ventennio fascista in Italia. La denominazione, «figli della lupa» si riallacciava alla leggenda di Romolo e Remo, figli di Rea Silvia, allattati da una lupa, da qui la metafora.
Com'è la divisa dei Balilla?
La divisa dei "Balilla" era composta da un cappello nero -su cui è raffigurata un'aquila che ricorda il simbolo romano e la sigla ONB, Organizzazione Nazionale Balilla- ed una giacca del medesimo colore, al collo un fazzoletto azzurro con i pantaloncini e i calzoni grigioverdi.
Quale deve essere la prima virtù di un balilla?
Fu domandato a un sapiente: “Quale deve essere la prima virtù del bambino?” Rispose: “L'obbedienza”.
Cosa facevano gli avanguardisti?
Gli avanguardisti, inquadrati nei fasci giovanili di combattimento, disputavano i campionati provinciali e regionali di calcio e pallacanestro secondo quanto stabilito dai Segretari Politici Fascisti locali e provinciali. Le squadre di calcio erano definite con le abbreviazioni: ... Avanguardisti; Avanguardia Giovanile.