A cosa serve il pensiero laterale?
Sommario
- A cosa serve il pensiero laterale?
- Chi ha coniato l'espressione lateral thinking?
- Come sviluppare il pensiero laterale?
- Quali sono i fattori del pensiero divergente o laterale?
- Chi ha parlato di pensiero laterale?
- Chi coniò il termine pensiero divergente?
- Chi è De Bono?
- Quale strumento didattico è utile per sviluppare il pensiero laterale?
- Quali sono secondo Guilford gli indici del pensiero divergente?
- Quanti fattori sono inclusi nel pensiero divergente?
A cosa serve il pensiero laterale?
A cosa serve il pensiero laterale? Il pensiero laterale assume la funzione di potenziale “scardinatore” delle convinzioni e logiche ormai date per scontate, che possono rendere difficile per le persone trovare una soluzione o anche solo un cambio di prospettiva del problema stesso.
Chi ha coniato l'espressione lateral thinking?
Cosa si intende per pensiero laterale Con il termine pensiero laterale, o lateral thinking, coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, si fa riferimento ad un approccio differente che viene utilizzato durante la risoluzione di problemi logici.
Come sviluppare il pensiero laterale?
Imparare ad essere creativi
- Idee aleatorie: una componente essenziale del pensiero laterale è avere una mente aperta. ...
- Usare delle analogie: le analogie vi sono utili per comparare idee che, apparentemente, non hanno nulla in comune tra di loro. ...
- Metodo di inversione: questa è senza dubbio una tecnica rischiosa.
Quali sono i fattori del pensiero divergente o laterale?
Il pensiero divergente o laterale è caratterizzato dalla capacità di generare soluzioni molteplici e ingegnose per lo stesso problema. Si tratta di una concentrazione mentale spontanea, fluida e non lineare, che si basa sulla curiosità e sull'anticonformismo.
Chi ha parlato di pensiero laterale?
Edward De Bono Con il termine pensiero laterale, coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono, si intende una modalità di risoluzione di problemi logici (problem solving) che prevede un approccio particolare, ovvero l'osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede ...
Chi coniò il termine pensiero divergente?
Il pensiero divergente fu elaborato da Guilford nel 1967 ed è caratterizzato da alcuni elementi, in particolare: La fluidità: ossia la quantità di idee prodotte, senza fare riferimento alla loro qualità La flessibilità: ossia la capacità di passare senza “perdere il filo” da un'idea all'altra.
Chi è De Bono?
Edward de Bono è considerato come la principale autorità internazionale sul pensiero creativo e l'insegnamento diretto delle innumerevoli abilità del pensiero. ... Nel 2004 ha fondato a Malta il World Centre for New Thinking, istituzione dedicata alla diffusione del pensiero creativo.
Quale strumento didattico è utile per sviluppare il pensiero laterale?
L'aranciata avvelenata è il classico indovinello proposto per allenare il pensiero laterale.
Quali sono secondo Guilford gli indici del pensiero divergente?
Fluidità, flessibilità, originalità e capacità di elaborazione, ovvero saper calare un'idea in un contesto concreto trasformandola in progetto: quattro indici che J.P. Guilford utilizzava per misurare il pensiero divergente e che in effetti possono aiutarci a svilupparlo.
Quanti fattori sono inclusi nel pensiero divergente?
Guilford Pensiero Divergente La flessibilità: ossia la capacità di passare senza “perdere il filo” da un'idea all'altra. L'originalità: ossia la capacità di trovare idee insolite. L'elaborazione: ossia la capacità di approfondire fino in fonda la propria idea.