Cosa vuol dire stato di minima coscienza?

Cosa vuol dire stato di minima coscienza?
stato di minima coscienza Situazione di pazienti che, in seguito a gravi cerebrolesioni, presentano segni inconsistenti ma riproducibili di coscienza di sé stessi o dell'ambiente circostante.
Cosa vuol dire stato di coscienza?
Coscienza e stato di coscienza. Per coscienza, in medicina, si intende “la consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante e la capacità di rispondere agli stimoli ambientali” ed è il risultato di un insieme di processi che sono, fra gli altri la vigilanza, la consapevolezza, l'attenzione, l'ideazione e la memoria.
Come si misura lo stato di coscienza?
L'EEG può essere usato per misurare sia l'attività cerebrale spontanea, sia quella evocata da uno stimolo esterno. Secondo gli autori, l'attività in questione viene evocata direttamente nel cervello utilizzando un campo magnetico transitorio (stimolazione magnetica transcranica).
Quali sono i tipi di Stato di minima coscienza?
- Uno stato di minima coscienza condizione può essere di due tipi: stato di minima coscienza acuto: più facilmente reversibile; stato di minima coscienza cronica: difficilmente il paziente può tornare ad uno stato di piena coscienza.
Come distinguere lo stato vegetativo dallo Stato di minima coscienza?
- Lo stato vegetativo deve essere distinto dallo stato di minima coscienza. Entrambi gli stati possono essere permanenti o temporanei, e l'esame obiettivo può non distinguerli con sicurezza. È necessario effettuare un'osservazione prolungata. Se l'osservazione è troppo breve, i segni di consapevolezza possono essere trascurati.
Qual è lo Stato di minima coscienza dei pazienti?
- Nello stato di minima coscienza, a differenza dello stato vegetativo, vi sono prove che i pazienti sono consapevoli di se stessi e/o dell'ambiente. I pazienti tendono inoltre a migliorare (ossia, diventare gradualmente più coscienti), ma il miglioramento è limitato.