Come nasce Dafne?

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Come nasce Dafne?

Come nasce Dafne?

Dafne, figlia di Gea e del fiume Peneo (o secondo altri del fiume Lacone), era una giovane e deliziosa ninfa che viveva serena passando il suo tempo a deliziarsi della quiete dei boschi e del piacere della caccia quando la sua vita fu stravolta dal capriccio di due divinità: Apollo ed Eros.

Cosa vuol dire il nome Dafne?

Dal sostantivo greco Ddàphne, pianta di alloro, è un nome di etimologia classica, collegato al mito della ninfa che preferì tramutarsi in pianta piuttosto che cedere a un amore non desiderato.

Chi è la madre di Dafne?

Figlia del dio fluviale Ladone e della naiade Creusa secondo la maggior parte degli autori greci, viene invece considerata figlia di Peneo da parte di alcuni degli autori latini (Ovidio e Igino) e figlia di Amicla sui frammenti di altri autori.

Chi trasforma Dafne in albero?

Dafne fu amata dal dio Apollo. ... Il dio si mise all'inseguimento della fanciulla che era corsa via spaventata, e stava quasi per raggiungerla quando Dafne, invocato l'aiuto di Gea o del padre, si trasformò in un albero di alloro.

Che giorno è Santa Dafne?

1º novembre Il nome è adespota, non essendovi sante che lo portano. L'onomastico può essere festeggiato il 1º novembre, per la ricorrenza di Ognissanti.

Qual è il mito di Apollo e Dafne?

  • Il mito di Apollo e Dafne è narrato nelle Metamorfosi di Apuleio, ma è stato ripreso innumerevoli volte nella storia dell'arte. Il mito narra che Apollo, fiero di aver ucciso il serpente Pitone con le sue frecce, se ne vantò con Cupido, il dio dell'amore. Nel farlo, lo derise, chiedendogli quali

Qual è il significato del nome Dafne?

  • Nome Dafne - Origine e significato: In greco daphne significa "alloro". Nome mitologico: Dafne era la ninfea amata invano da Apollo, Zeus la trasformò in albero d'alloro. L'onomastico è festeggiato il 19 ottobre. Origine del nome: greche

Come era avvenuta la trasformazione del tronco di Dafne?

  • La trasformazione era avvenuta sotto gli occhi di Apollo che disperato, abbracciava il tronco nella speranza di riuscire a ritrovare la dolce Dafne. Scrive Ovidio nelle Metamorfosi (I, 555-559): «Apollo l'ama, e abbraccia la pianta come se fosse il corpo della ninfa; ne bacia i rami, ma l'albero sembra ribellarsi a quei baci.

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