Quali sono le clausole vessatorie in un contratto?

Sommario

Quali sono le clausole vessatorie in un contratto?

Quali sono le clausole vessatorie in un contratto?

Sono considerate vessatorie le clausole inserite in un contratto, concluso tra un professionista e un consumatore, che «malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto».

Come vanno approvate le clausole vessatorie?

Il codice civile, all'art. 1341 c. 2, stabilisce che le clausole c.d. vessatorie siano approvate con una sottoscrizione autonoma e distinta rispetto a quella apposta generalmente al contratto ed in mancanza di tale requisito saranno considerate inefficaci.

Quando sono consentite le clausole vessatorie?

La legge dice che, per essere valide, le clausole vessatorie devono essere appositamente approvate per iscritto. Ciò significa che, per ognuna di esse, ci deve essere un'apposita firma.

Quando una clausola vessatoria e nulla?

La nullità di una clausola vessatoria di un contratto, in cui una delle parti è un consumatore e che può essere rilevata anche d'ufficio dal giudice, opera solo a vantaggio del consumatore e non travolge l'intero rapporto contrattuale limitandosi solo a rendere inefficace tale clausola.

Cosa comporta la mancata approvazione per iscritto le clausole vessatorie?

In mancanza di espressa sottoscrizione, dunque, la clausola vessatoria si considera inefficace. Si precisa peraltro che l'art. ... 16394/2009: “La mancata specifica approvazione per iscritto delle clausole onerose del contratto indicate nell'art.

Qual è la tipologia di nullità del contratto all'inserimento di una clausola vessatoria?

Vessatorie le clausole che prevedono il recesso solo a favore del predisponente. È sempre nullo il patto con cui si stabiliscono termini di decadenza che rendono eccessivamente difficile a una delle parti l'esercizio del diritto (art. 2965 c.c.).

Che cosa richiede il Legislatore affinché le clausole vessatorie siano efficaci nei confronti dell aderente?

1341, comma 1, c.c., secondo il quale perché le condizioni generali di contratto siano efficaci è necessario che l'aderente le abbia conosciute, o quanto meno che, usando l'ordinaria diligenza, dovesse conoscerle.

Quando una clausola è nulla?

Clausola nulla: quando si estende a tutto il contratto Quindi in qualche modo non può essere separata dal resto. Questo cosa vuol dire? Che i contraenti non avrebbero concluso il contatto senza quella parte.

Quale sanzione scatta in caso di vessatorietà della clausola?

La sanzione prevista in caso di vessatorietà della clausola è la nullità c.d. “di protezione”, in quanto contraddistinta da talune peculiarità che rendono la normativa particolarmente favorevole per la parte consumatrice.

Qual è il contenuto di una clausola vessatoria?

  • Se il contenuto di una clausola vessatoria non è leggibile, il contraente debole può esigere dalla controparte un modulo contrattuale chiaro; in caso contrario, non può lamentare in sede giudiziale di non aver correttamente compreso la portata della clausola. (Cassazione, ordinanza del 12 febbraio 2018, n. 3307)

Qual è la nullità di una clausola vessatoria?

  • La nullità di una clausola vessatoria di un contratto, in cui una delle parti è un consumatore e che può essere rilevata anche d'ufficio dal giudice, opera solo a vantaggio del consumatore e non travolge l'intero rapporto contrattuale limitandosi solo a rendere inefficace tale clausola.

Qual è la tassatività delle clausole vessatorie?

  • La tassatività delle clausole vessatorie [ Torna su ] Le suddette clausole, tassativamente elencate dal legislatore del '42, proprio perché producono un forte squilibrio fra le parti, sono considerate, dunque, inefficaci, se non approvate per iscritto (Cass. n. 11594/2010).

Quali sono le clausole stipulate tra consumatore e professionista?

  • Nella normativa, all’art. 33, comma 1, è previsto che nel contratto stipulato tra consumatore e professionista si considerino vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinino a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

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