Come farsi rimborsare spese sanitarie?

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Come farsi rimborsare spese sanitarie?

Come farsi rimborsare spese sanitarie?

I fondi sanitari possono erogare i rimborsi in via diretta, mediante il rimborso alle strutture sanitarie del costo delle prestazioni che le stesse erogano agli iscritti, oppure in via indiretta mediante il rimborso della fattura presentata dal soggetto iscritto che ha sostenuto la spesa.

Come funziona il rimborso delle spese mediche?

Puoi portare in detrazione dall'Irpef il 19% delle spese sanitarie sostenute per un importo superiore a 129,11 euro. Facciamo un esempio pratico di calcolo detrazione con la franchigia. Supponiamo che per le tue spese sanitarie (o per quelle di familiari a carico) tu abbia pagato, in totale, 1000 Euro.

Come fare per curarsi all'estero?

Condizioni per farsi curare all'estero A ogni cittadino italiano è consentito il diritto di fari curare all'estero a proprie spese. Nessuno può quindi impedirti di recarti in un ospedale o una clinica straniera (privata o pubblica) e di essere assistito, ricoverato o operato.

Quali sono le spese mediche rimborsate da assicurazioni private?

  • Le spese mediche rimborsate da assicurazioni private possono essere detratte nel 730 a condizione che il contributo non sia stato dedotto dal reddito.

Qual è la percentuale delle spese sanitarie rimborsate?

  • 3) Applicare la percentuale alle spese sanitarie rimborsate: (€ 2.000 39,75%) = € 795 Questo valore rappresenta la quota di spese mediche che il lavoratore può portarsi in detrazione, anche se la spesa è stata rimborsata.

Come puoi detrarre le spese mediche?

  • Per esempio: hai avuto 20.000 euro di spese mediche, puoi detrarne 5.000 euro all’anno, per quattro anni. Non sei obbligato a fare la ripartizione, si tratta solo di una facoltà. Puoi optare per questa facoltà (oppure per la detrazione in unica soluzione) con il primo 730, ossia quello dell’anno in cui hai sostenuto le spese.

Quali sono le spese mediche deducibili?

  • Le spese mediche rimborsate deducibili si trovano con il meccanismo di calcolo visto in precedenza. Non vi sono, quindi, differenze di trattamento tra un dirigente iscritto al FASI ed un dipendente con versamenti effettuati ad altri enti.

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