Quanto dura il contagio da mononucleosi?
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Quanto dura il contagio da mononucleosi?
La mononucleosi è contagiosa dal momento in cui compaiono i primi sintomi, mentre non è contagiosa nella fase di incubazione. La durata della contagiosità è variabile: se nella grande maggioranza dei casi il virus viene eliminato in poche settimane, in alcuni soggetti può permanere nella saliva anche per molti mesi.
Come faccio a capire se ho ancora la mononucleosi?
I sintomi prevalenti della malattia sono:
- astenia: debolezza e senso di spossatezza.
- febbre elevata: fino a 39- 40° C, con sudorazione durante la notte.
- ingrossamento dei linfonodi: specialmente quelli del collo, sotto le ascelle e nel basso ventre; si ingrossano e risultano dolenti.
Cosa è la mononucleosi?
- La mononucleosi è una malattia, contagiosa, acuta ed infettiva, che colpisce l’organismo in seguito alla trasmissione di un virus: il responsabile della mononucleosi è infatti il virus di Epstein-Barr (EBV) scientificamente noto come Human herpesvirus 4 (HHV-4), un virus a DNA appartenente alla famiglia degli herpesvirus.
Quali sono i sintomi della mononucleosi infettiva?
- Di là dalle tipiche alterazioni ematologiche, in corso di mononucleosi infettiva sono frequenti diverse alterazioni, soprattutto a carico di milza e fegato. La milza, ingrandita e palpabile, può presentare segni aspecifici, come emorragie sottocapsulari.
Qual è il quadro più comune di una persona affetta da mononucleosi?
- Generalmente, il quadro clinico più comune di una persona affetta da mononucleosi è molto simile a quello di una qualunque persona affetta da faringite o sindrome influenzale: è stato infatti riscontrato come la febbre, e l’ingrossamento dei linfonodi (principalmente quelli dell’inguine, del collo, e delle ascelle) siano i sintomi più diffusi.
Quali sono i sintomi di un esantema?
- Un esantema, o più correttamente rash aspecifico, talora rubelliforme, altre volte scarlattiniforme, morbilliforme o urticarioide, si presenta nel 10% dei casi ed è spesso associato a terapia empirica della faringite con penicilline semi-sintetiche, come l'ampicillina.