Quando si deve controllare la prostata?
Quando si deve controllare la prostata?
«In assenza di familiarità per patologie come il tumore della prostata – sottolinea il dott. Emanuele Scapaticci, urologo di Humanitas San Pio X -, possiamo dire che 40 è l'età giusta per iniziare a fare visite ed esami per la prevenzione maschile delle patologie più frequenti dell'età adulta e della terza età.
Quando il livello del PSA è preoccupante?
In particolare, livelli di PSA tra 4 e 10 nanogrammi per millilitro indicano un rischio di tumore più alto del normale, che aumenta ulteriormente se i livelli superano la soglia dei 10 nanogrammi. In caso di positività, viene effettuata innanzitutto una biopsia prostatica di controllo.
Come si effettua l’esame della prostata?
- L’esame consiste nell’inserimento di una sonda sottile, cosparsa di gel lubrificante, nell’ano del paziente. Serve a valutare le dimensioni e la morfologia della ghiandola, individuando la presenza di eventuali lesioni o formazioni anomale. In genere si esegue quando i valori di PSA lasciano sospettare la presenza di un tumore della prostata.
Come si effettua l'esplorazione della prostata?
- 1) Il primo degli esami da effettuare è l'esplorazione digito-rettale della prostata (DRE). In pratica, l'urologo, dopo una corretta lubrificazione, introduce un dito nel retto del paziente, per vagliare volume, dimensioni e consistenza della prostata: è proprio grazie a questo esame specifico che vengono individuati noduli sospetti.
Quali sono i test ematici per la prostata?
- I test ematici di controllo per la prostata, in particolare il dosaggio dell’antigene prostatico specifico (Psa), sono utili per la diagnosi precoce prevalentemente del tumore della prostata, mentre hanno valore limitato per quanto riguarda la diagnosi di una malattia benigna.