Chi elegge i consiglieri condominiali?

Sommario

Chi elegge i consiglieri condominiali?

Chi elegge i consiglieri condominiali?

La nomina dei consiglieri viene fatta dall'assemblea. La legge non dice quali sono i quorum per la nomina dei consiglieri; si può ritenere pertanto che sia sufficiente la maggioranza dei presenti.

Quanti consiglieri di condominio?

Il consigliere di condominio può essere previsto anche nel regolamento di condominio. La norma impone un numero minimo di 3 consiglieri, ma è possibile nominare anche più soggetti.

Chi può far parte del consiglio di condominio?

Possono essere eletti consiglieri di condominio sia i proprietari di case all'interno del condominio e sia gli inquilini di case in affitto, non c'è nessuna legge che lo vieta, per cui non sussiste alcuna differenza tra proprietari e inquilini per la nomina a consiglieri. Ma tutto dipende dai regolamenti di condominio.

Chi è il consigliere di condominio?

I consiglieri condominiali fanno da tramite tra l' Amministratore di condominio e i condomini. Sono garanti della esecuzione delle decisioni assembleari. Assume un ruolo di primaria importanza soprattutto in quelle realtà di grandi dimensioni dove diventa difficile avere un rapporto diretto con l'Amministratore.

Come ci si dimette da consiglieri di condominio?

Partiamo dal dato formale: per avere effetto le dimissioni devono essere comunicate. Ad avviso di chi scrive, tale comunicazione dev'essere comunicata formalmente all'amministratore e se richiesto dalle norme interne al condominio, anche agli altri condòmini.

Quando è obbligatorio il consiglio di condominio?

Difatti, come abbiamo già detto, il comma 2 dell'art. 1130-bis c.c., introdotto dalla Legge 11 dicembre 2012, n. 220, consente all'assemblea di nominare, oltre all'amministratore, un Consiglio di condominio composto da almeno tre condomini negli edifici di almeno dodici unità immobiliari.

Cosa succede se l'amministratore di condominio si dimette?

Il mandatario che rinunzia senza giusta causa al mandato deve risarcire i danni al mandante. Se il mandato è a tempo indeterminato, il mandatario che rinunzia senza giusta causa è tenuto al risarcimento, qualora non abbia dato un congruo preavviso.

Cosa vuol dire dimissioni irrevocabili?

L'irrevocabilità delle dimissioni è una formula di stile per comunicare la definitività della decisione. Posizione definitiva non vuol dire irretrattabile, o almeno non produce effetti preclusivi. Detta più semplicemente, il cambio d'idea è sempre possibile.

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