Cosa fare con i fiori di elicriso?

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Cosa fare con i fiori di elicriso?

Cosa fare con i fiori di elicriso?

Con i fiori dell'elicriso si fanno infusi e liquori. Produce un ottimo miele. E' una splendida pianta da giardino nei climi mediterranei grazie alle sue foglie argentee e ai bei fiori gialli. In cucina dell'elicriso si possono utilizzare le foglie, che hanno un intenso aroma speziato che ricorda la liquirizia.

Come seccare i fiori di elicriso?

Essicazione: come funziona

  1. realizza dei mazzetti di foglie e fiori e legali alla base, per poi appenderli con le foglie verso il basso in un ambiente fresco, ombroso e secco.
  2. disponi tutto su un canovaccio pulito, in ceste di vimini o in qualsiasi altro supporto abbastanza grande da permettere il passaggio dell'aria.

Quando raccogliere fiori elicriso?

La fioritura avviene tra giugno e luglio, i fiori vanno raccolti quando sono ben aperti ma ancora ben freschi, ed essiccati al buio e al caldo, appesi a mazzetti a testa in giù o per circa 8-12 ore a 40° con un essiccatore elettrico, che in questo caso funzionerà anche da diffusore di essenze :).

Dove trovare fiori di elicriso?

Habitat: Caratteristico della macchia mediterranea, l'elicriso è una specie eliofila e xerofile. Indifferente al substrato, è' abbondante nelle zone aride prospicienti il mare e, all'interno, nei luoghi rocciosi e pietrosi in suoli poco evoluti.

Come usare la pianta di elicriso?

L'olio essenziale di elicriso è cicatrizzante. La pianta ha un leggero sentore di liquirizia, il suo profumo è simile al curry. In cucina è preferibile utilizzare i rametti fioriti essiccati. Si conserva in barattoli di vetro e si usa per insaporire riso, verdure, uova e pollo.

Cosa si può fare con l elicriso?

L'elicriso trova ampio impiego nel trattamento di alcuni disturbi delle vie respiratorie come tosse, asma e bronchite. Agisce infatti sul sistema respiratorio favorendo l'eliminazione del catarro bronchiale e attenuando gli spasmi e le infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale.

Come essiccare i fiori senza perdere il colore?

Essiccazione con la sabbia. È un antico sistema per fiori dai petali spessi (ad esempio piante grasse), che richiede due settimane di tempo. Bisogna usare sabbia finissima, di color bianco avorio (reperibile nei vivai), ben lavata e fatta asciugare all'aria aperta o messa in forno a 50°.

Come seccare i fiori con il sale?

Vediamo insieme tre metodi per seccare i fiori molto semplici, potrai metterli in pratica subito per goderti a lungo i tuoi bellissimi fiori.

Come usare l'olio di Elicriso?

Per lenire la pelle infiammata si consiglia di fare un decotto da usare come impacco. Basterà lasciare i fiori essiccati in infusione nell'acqua bollente per almeno 10 minuti. Si può utilizzare anche l'olio essenziale. Applicate su una pezzuola direttamente sulla pelle per ridurre arrossamenti e infiammazioni.

Quali sono le foglie dell’elicriso?

  • Le foglie dell’elicriso sono sparse e tomentose, anch’esse di colorazione grigio-cenerino. Sono lunghe dai 15 ai 35 mm e larghe poco più di 1 mm. I fiori, ossia la parte più nota della pianta, sono lunghi dai 3 ai 3,5 mm. Hanno un tipico colore giallo dorato e una forma di tubo a trombetta che si allarga all’apice, con 5 denti triangolari.

Come si possono usare le infiorescenze dell’elicriso?

  • Le infiorescenze essiccate dell’elicriso si possono usare per la preparazione di infusi e tisane e sciroppi. Questi sono utili per i disturbi respiratori ed epatici e per fare impacchi in caso d’infiammazioni oculari. Delle infiorescenze già essiccate potete trovarle qui.

Quali sono le proprietà dell’elicriso?

  • L’elicriso. Le proprietà della pianta, gli utilizzi e la coltivazione. L’ elicriso ( Helichrysum italicum ), noto anche come perpetuini d’Italia, è una pianta spontanea tipica della nostra macchia mediterranea. E’ una specie conosciuta e usata sin dall’antichità, per le sue innumerevoli proprietà medicamentose.

Come comincia la coltivazione dell’elicriso liquirizia?

  • La coltivazione dell’elicriso liquirizia comincia mettendo a dimora una talea. In primavera mettete a dimora una talea apicale, proprio come si fa con il rosmarino. Se effettuate la talea in autunno, moltiplicate l’aromatica tramite la divisione del cespo.

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