Cosa si fa con i fiori della borragine?

Cosa si fa con i fiori della borragine?
I fiori sono commestibili e possono essere usati come guarnizione di diversi piatti. Si possono congelare all'interno di cubetti di ghiaccio per dare una nota di colore alle bevande estive. I fiori di borragine possono essere usati per colorare l'aceto.
Che proprietà ha la borragine?
La borragine è una pianta antiossidante e antinfiammatoria, utile per il cuore. ... La borragine (Borago officinalis) è una pianta della famiglia delle Boraginaceae. I suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e sono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e protettive del sistema cardiovascolare.
Come caramellare i fiori di borragine?
PROCEDIMENTO
- Lavare i fiori rapidamente sotto l'acqua corrente e lasciarli asciugare su un panno pulito per almeno un'ora.
- Preparare lo sciroppo, sciogliendo lo zucchero nell'acqua a fuoco basso, meglio se a bagnomaria.
- Quando lo sciroppo è trasparente spegnete la fiamma.
Come si pulisce la borragine?
Pulire la borragine è semplice, nonostante la folta peluria presente sulle foglie. Basta infatti passare le dita delicatamente sulla superficie, per togliere polvere o terra, e poi immergere le foglie in acqua fresca e lasciarle riposare per qualche minuto.
Come essiccare fiori di borragine?
Sfilare i fiori prendendoli singolarmente, con la punta delle dita, dai pistilli neri centrali. Porli in una ciotola. Appoggiarli su un vassoio a poca distanza l'uno dall'altro, senza sovrapporli. Lasciarli essiccare in un luogo fresco e asciutto.
Quando raccogliere i semi di borragine?
Raccolta della borragine La raccolta delle foglie di borragine si effettua manualmente in estate o dopo 2 mesi dalla semina. I semi si raccolgono quando la pianta è in piena fioritura e, dopo la raccolta, si conservano in un luogo asciutto fino al momento della semina.
Che tipo di erba e la borragine?
La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea spontanea della famiglia delle Boraginaceae che cresce in tutte le zone a clima temperato del Parco dei Castelli Romani, soprattutto in prati e incolti più esposti al sole.