Come nasce la granita siciliana?
Come nasce la granita siciliana?
Le sue origini risalgono agli arabi e al loro Sherbet, una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose, a cui i Siciliani unirono la neve dell'Etna, dei monti Peloritani e dei Nebrodi, che in estate veniva conservata nelle niviere, antesignane delle moderne celle frigorifere.
Come mangiare la granita siciliana?
Sedetevi e gustate con calma la granita siciliana: va consumata senza fretta e soprattutto non deve essere bevuta. Utilizzate la brioche cercando di finirla insieme ma ricordate che fare il bis di brioche è consentito.
Che gusto nasce la granita?
All'interno del pozzetto la granita veniva congelata e continuamente mescolata, mantenendo la freschezza e ammorbidendosi allo stesso tempo. Così si crea il capolavoro che ancora oggi gustiamo e, in principio, il sapore prescelto era il limone, prima come metodo di conservazione, poi come gusto vero e proprio.
Chi ha inventato la granita al limone?
La tradizione fa risalire la granita alla zona del Messinese quando era ancora sotto l'egemonia araba. Furono, infatti, gli arabi a portare nel Sud Italia una bevanda ghiacciata che si chiamava 'sherbet', la quale veniva aromatizzata con frutta e fiori.
Come mangiare la brioche siciliana?
Le brioche siciliane sono perfette con ogni tipo di farcitura, dal momento che il loro impasto ha un sapore neutro e non eccessivamente dolce, sorprendendovi a ogni morso. Noi vi consigliamo di tagliarla e di farcirla con gelato, con panna o con entrambi.
Come si mangia la granita?
La granita con la panna può essere consumata mescolando la panna insieme alla granita e fare un tutt'uno o mangiare prima l'una e poi l'altra. Non chiedere di vedere la granita perché è sempre nascosta nel pozzetto, mai a vista come il gelato. Non chiamatela mai ghiaccio tritato, anche se non siete siciliani.