Cosa significa in napoletano Ufara?
Cosa significa in napoletano Ufara?
“Ullèro, ullèro”, primo verso di tutte le quartine della è una congiunzione reiterativa che esprime dolore, (al contrario di ”ullalà” esclamazione di piacere, gioia).
Cosa significa in napoletano UOSM?
Se la parola in sé ha subito dei leggeri cambi nella tradizione volgare, il suo significato è rimasto pressoché invariato: odore o fiuto. ... Possiamo dire che, in generale, l'“uosemo” è un odore sgradevole, magari non molto forte.
Che significa Caliota?
Nel napoletano usano l'aggettivo/sostantivo galioto o calioto con lo stesso significato. A volte veniva usato in antifrasi, come quando, con una specie di ammirazione, si designava un furbo con appellativo di desgrazzjéte.
Cosa significa in napoletano Paraustiello?
Nella lingua napoletana, sul significato di alcune parole e sulla loro etimologia, non mancano mai dispute in merito. E' il caso del termine "paraustiello". Un 'paraustiello' è una scusa particolarmente argomentata, improbabile, utilizzata per convincere il nostro interlocutore di qualcosa di insostenibile.
Cosa significa in napoletano Stracquare?
nella molteplicità di significati la lingua napoletana assume a volte dei significati apparentemente opposti è il caso di STRACQUO dal verbo stracquare=spiovuto...il termine dell'acquazzone .... nello stesso tempo .,come in una famosa canzone...
Che cosa sono i peconi?
PECUNE/PUCUNARO modo di dire che significa avere esperienza ,di averne passate tante per cui è difficile fregarlo.....la parola ci viene dagli uccelli infatti si presume che da pecune sia scaturita poi "piccione",si tratta comunque della nascita delle prime piume dei volatili..sono delle punte irte ed acuminate che ...
Cosa significa Pucunaro?
Scaltro, sveglio, scafato. In una sola parola – ovviamente napoletana – nu pucunaro. Sarebbe questo il significato di un termine piuttosto diffuso tra i cittadini partenopei e utilizzato quasi sempre in termini di bonario apprezzamento.
Che cos'è il marò?
marum o maron, gr. μᾶρον]. – Piccolo arbusto delle labiate (Teucrium marum), della regione mediterranea, detto anche camedrio maro e popolarmente erba dei gatti perché attira i gatti e altri animali: ha odore intenso e sapore amaro piccante; un tempo era usato come stimolante generale e come starnutatorio.
Perché si chiamano marò?
Ma chi sono, appunto, i marò? Reggimento San Marco. I marò - che nel gergo della marina militare significa marinai – fanno parte del Reggimento San Marco, uno dei reparti speciali del Comando subacquei e incursori dell'Esercito italiano. ... Nel 1919 il Reparto di Fanteria di Marina venne ufficialmente nominato San Marco.