Che cos'è la denominazione commerciale?
Sommario
- Che cos'è la denominazione commerciale?
- Dove si trova la denominazione di vendita?
- Che cos'è la denominazione di vendita di un prodotto?
- Qual è la differenza tra termine minimo di conservazione e data di scadenza?
- Cosa significa la dicitura in proporzione variabile?
- A quale norma si deve fare riferimento a oggi per l etichettatura degli alimenti da vendersi non Preimballati?
- Quando va indicata la percentuale di un determinato ingrediente?
- Qual è la differenza tra data di scadenza Ds e tempo minimo di conservazione TMC di un alimento *?
- Cosa si intende per termine minimo di conservazione TMC?
Che cos'è la denominazione commerciale?
La denominazione di vendita è il nome comunemente impiegato per identificare il singolo prodotto, indipendentemente dalla marca, dal nome commerciale o eventualmente di fantasia, che non possono in alcun modo sostituirla.
Dove si trova la denominazione di vendita?
109, che è il testo vigente. I prodotti alimentari preconfezionati devono riportare, in lingua italiana: Nome (o "denominazione di vendita").
Che cos'è la denominazione di vendita di un prodotto?
La denominazione di vendita di un prodotto è: la sua denominazione legale, intesa quale denominazione prescritta dalle disposizioni dell'Unione (ad es. olio di oliva, Reg 29/2012) e, in mancanza, da quelle dello Stato membro nel quale l'alimento è stato immesso in vendita (in Italia, per es. abbiamo il D.M.
Qual è la differenza tra termine minimo di conservazione e data di scadenza?
Il termine minimo di conservazione, o Tmc, è una delle indicazioni presenti sulle confezioni dei prodotti alimentari deperibili per dirci entro quanto tempo consumare l'alimento. Al contrario della scadenza, però, non è un limite invalicabile, ma indica una data consigliata di consumo.
Cosa significa la dicitura in proporzione variabile?
Come già accennatovi le sostanze contenute nel prodotto (compresi additivi e acqua, se supera il 5%) devono essere indicate sull'etichetta in ordine di peso decrescente,a volte però troviamo la dicitura “in proporzione variabile”, vuol dire che nessun ingrediente è prevalente rispetto agli altri.
A quale norma si deve fare riferimento a oggi per l etichettatura degli alimenti da vendersi non Preimballati?
1169/2011/UE. Sono soggetti all'etichettatura prevista dall'art. 44 per i prodotti non preimballati o preimballati nel luogo di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta, con il solo obbligo di indicare gli allergeni presenti.
Quando va indicata la percentuale di un determinato ingrediente?
Il QUID deve essere indicato per quegli ingredienti o gruppo di ingredienti: Che compaiono nella denominazione del prodotto, questo anche nel caso in cui ci sia più di un ingrediente caratterizzante il prodotto.
Qual è la differenza tra data di scadenza Ds e tempo minimo di conservazione TMC di un alimento *?
La data di scadenza differisce dal termine minimo di conservazione o TMC, ( "da consumarsi preferibilmente entro" o "best before") che rappresenta il termine temporale entro il quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione; Superato il TMC è ancora possibile ...
Cosa si intende per termine minimo di conservazione TMC?
Il termine minimo di conservazione (TMC) è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione.