Come fare ritenuta acconto prestazione occasionale?
Come fare ritenuta acconto prestazione occasionale?
La ritenuta d'acconto che si applica in ipotesi di prestazione occasionale è pari al 20% del compenso lordo. Se, quindi, quest'ultimo è pari a 1.000 euro e soggiace a ritenuta, la ricevuta di prestazione occasionale deve riportare le seguenti voci: compenso lordo della prestazione: 1.000 euro.
Cosa significa la prestazione occasionale senza partita IVA?
- Prestazione occasionale senza partita IVA: cosa significa? Il contratto di prestazione occasionale è disciplinato dall'art. 2222 del codice civile e prevede che un lavoratore autonomo svolga un'opera o un servizio a favore di un committente senza vincolo di subordinazione.
Qual è la particolarità della ricevuta per prestazione occasionale tra privati?
- C’è però una particolarità, nella ricevuta per prestazione occasionale tra privati non va inserita la ritenuta d’acconto classica (pari al 20% del lordo). Il cliente non ha infatti partita IVA, non può intendersi come sostituto d’imposta e non potrà versare la ritenuta d’acconto al nostro posto, come avviene nei contratti occasionali classici.
Quali sono i contratti di prestazione occasionale?
- Imprese, professionisti e PA per l’acquisizione di prestazioni di lavoro mediante il contratto di prestazione occasionale (PrestO’). In particolare, il Legislatore ha introdotto il “ libretto di famiglia ” per le prestazioni occasionali rese ai privati e il “ contratto di Prestazione Occasionale (PrestO) ” per le imprese ed i professionisti.
Chi ha abrogato la prestazione occasionale?
- Tale disposizione ha, sostanzialmente, abrogato la Prestazione Occasionale, con le caratteristiche sopra indicate (durata e soglia di compensi). Quindi, ad oggi, l’unica disciplina giuridica che definisce le Prestazioni Occasionali è l’ articolo 2222 del codice civile.