Chi paga la ritenuta d'acconto notaio?

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Chi paga la ritenuta d'acconto notaio?

Chi paga la ritenuta d'acconto notaio?

Il versamento delle ritenute d acconto spetta al committente il quale, una volta pagata la fattura del professionista, dovrà versare la ritenuta d'acconto operata del 20%.

Chi non è soggetto a ritenuta d'acconto?

Sono esclusi dall'applicazione della ritenuta i compensi di importo inferiore a 25,82 euro (sempre che non si tratti di acconti relativi a prestazioni di importo complessivo superiore a tale limite), corrisposti dagli enti pubblici e privati, non aventi a oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività ...

Come si calcola la ritenuta d'acconto sui bonifici?

Ogni bonifico verrà quindi sottoposto alla ritenuta dell'8% dopo lo scorporo di una iva presunta del 22%, mediante la formula: totale del bonifico /122*100.

Chi è obbligato a versare la ritenuta D’acconto?

  • Il contribuente che si trova obbligato a versare la ritenuta d’acconto è definito dalla normativa fiscale come “ sostituto d’imposta ”, ovvero: “ colui che, in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, per fatti o situazioni a questi riferibili e anche a titolo di acconto.

Cosa concorrono alla ritenuta D’acconto?

  • La base imponibile della ritenuta d’acconto Rientrano nella base imponibile: compensi professionali; rimborsi a piè di lista (effettivamente sostenute) per le spese di viaggio, vitto e alloggio; spese documentate anticipate dal professionista e rimborsate dal committente. Non concorrono alla base imponibile:

Qual è il sistema della ritenuta D’acconto?

  • Il sistema della ritenuta d’acconto trova il suo riferimento normativo fondamentale nell’articolo 64 comma 1 del d.p.r. 600/1973. Il contribuente che si trova obbligato a versare la ritenuta d’acconto è definito dalla normativa fiscale come “sostituto d’imposta”, ovvero:

Come deve essere certificata la ritenuta D’acconto?

  • Certificazione della ritenuta d’acconto La ritenuta d’acconto corrisposta deve essere certificata dai soggetti che le hanno effettuate. La certificazione deve essere consegnata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state corrisposte le somme e deve indicare: l’importo totale delle somme corrisposte;

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