Quanti tipi di gin tonic esistono?
Quanti tipi di gin tonic esistono?
7 gin tonic che non hai mai provato
- Spesso le grandi invenzioni nascono in modo un po' casuale. ...
- Le varianti del gin tonic. ...
- Gino & Tonica Lurisia. ...
- Xoriguer & Fever tree. ...
- London Dry Gin & Tonica Cortese. ...
- Vallombrosa Dry Gin & Tonica J. ...
- Gin Mare & Fever tree Mediterranean. ...
- Solo Wild Gin & Tonica Gasco.
Cosa si intende per London Dry?
I “London Gin” o “London Dry Gin” sono dei “distilled gin” a cui non può essere aggiunto alcun elemento artificiale (aromi o coloranti) se non dello zucchero e nelle proporzioni ben definite (5 g/ettolitro a 100% alc/vol).
Che gin usare per gin tonic?
Se volete gustare un gin tonic in cui i sentori di ginepro sono molto marcati, vi consigliamo il Bombay Original London Dry Gin (“fratello” del più famoso Bombay Sapphire) o il Sipsmith London Dry Gin (che alle note di ginepro aggiunge un finale agrumato).
Che tonica abbinare al gin?
Per un gin così netto abbiniamo un'acqua tonica delicata, dotata di ottima freschezza e profumi di agrumi , come la Fentimans.
Quale gin scegliere per il gin tonic?
Se volete gustare un gin tonic in cui i sentori di ginepro sono molto marcati, vi consigliamo il Bombay Original London Dry Gin (“fratello” del più famoso Bombay Sapphire) o il Sipsmith London Dry Gin (che alle note di ginepro aggiunge un finale agrumato).
Come scegliere un buon gin?
La sensazione che lascia in bocca un buon gin deve essere di calore, ma non aggressiva per il palato. Ovviamente, il profumo principale deve essere quellodel ginepro, ma è bene che altre note siano evidenti. Alla fine di ogni sorso, il palato deve essere “pulito”, non contaminato da sapori invadenti.
Come capire se un gin e secco?
Insieme al «London Dry Gin», il «Dry Gin» è la varietà più popolare e bevuta nel mondo. Il nome «Dry» rivela che questo gin è secco, il che, tecnicamente, significa che non è dolce.
Quali sono i dry gin?
Gin secco o London dry gin Si tratta della versione più semplice e pura del gin e corrisponde al metodo tradizionale di distillazione. In questo caso, infatti, viene fatta una ridistillazione di alcol ottenuto con fermentati di cereali (ma anche mele o patate), a cui vengono aggiunte bacche di ginepro.