Quali sono i sintomi del rigetto?
Quali sono i sintomi del rigetto?
I disturbi (sintomi) che indicano la presenza di un rigetto acuto sono: malessere generale, tachicardia, febbre, nausea, vomito e, nei casi più gravi, segni clinici di scompenso cardiaco.
Quanto si può vivere con un trapianto di cuore?
Com'è la prognosi dopo un trapianto? Dopo 5 anni sopravvive all'incirca il 70% dei trapiantati, dopo 10 anni circa il 60%.
Cosa si fa in caso di rigetto?
Terapia. Il rigetto acuto viene trattato con una breve somministrazione di metilprednisolone in alte dosi, che è normalmente sufficiente. In caso contrario il trattamento può essere ripetuto, e in casi più gravi possono essere necessarie infusioni di plasma sanguigno.
Quanti anni si può vivere dopo un trapianto di fegato?
Un trapianto di fegato dura tra le 6 e le 12 ore. Durante l'operazione, i medici rimuovono il fegato malato e lo sostituiscono con il fegato donato. Dopo l'intervento chirurgico, la maggior parte dei pazienti rimane in ospedale per un massimo di tre settimane.
Cosa significa il rigetto cronico?
- Il rigetto cronico indica tutte le perdite di funzionalità dell'organo trapiantato sul lungo periodo, ed è associato alla fibrosi dei vasi sanguigni dell'organo; viene indicata così anche la reazione continua del sistema immunitario contro il nuovo organo.
Come si manifesta il rigetto cronico?
- Il rigetto cronico può manifestarsi dopo il primo anno dal trapianto. Numerosi episodi di rigetto acuto, come anche infezioni ricorrenti dell’apparato respiratorio, favoriscono la comparsa del rigetto cronico. I sintomi del rigetto cronico sono molto sfumati e progressivi in alcuni casi, e improvvisi ed acuti in altri.
Quando compare un rigetto acuto?
- Compare, generalmente, nei primi mesi dopo il trapianto. I disturbi (sintomi) che indicano la presenza di un rigetto acuto sono: malessere generale, tachicardia, febbre, nausea, vomito e, nei casi più gravi, segni clinici di scompenso cardiaco.