Qual è il nonno del pianoforte?

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Qual è il nonno del pianoforte?

Qual è il nonno del pianoforte?

Il diretto antenato del pianoforte è senza dubbio il clavicordo, strumento nel quale le corde vengono percosse e non pizzicate, appartenente quindi a una famiglia diversa da quella delle spinette e del clavicembalo, i quali fanno invece parte della famiglia a plettro o a pizzico.

Come sono i tasti del clavicembalo?

Il colore della tastiera dei clavicembali Si associa facilmente l'idea del clavicembalo a quella di una tastiera dove i tasti diatonici sono neri e quelli cromatici bianchi, cioè colori invertiti rispetto a quelli del pianoforte.

Che timbro ha il clavicembalo?

Il nome Clavicembalo viene invece dall'unione del termine Cymbalum, idiofono metallico con un suono metallico scintillante (che richiama in qualche modo il timbro del clavicembalo) e dal nome Clavis cioè chiave, a cui assomiglia la forma del tasto DO.

Quali sono le sostanziali differenze tra il funzionamento meccanico del pianoforte e quello del clavicembalo?

La più importante differenza tra clavicembalo e pianoforte risiede nel modo in cui le corde vengono messe in vibrazione. Nel clavicembalo vengono pizzicate dai plettri, ossia delle lamette messe in movimento dai tasti. Nel pianoforte, invece, i tasti muovono dei martelletti che colpiscono le corde, facendole vibrare.

Come funziona il fortepiano?

Il fortepiano può considerarsi il precursore del moderno pianoforte; come quest'ultimo, il fortepiano produce suoni grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti azionati da una tastiera.

Come è nato il pianoforte?

Verso gli inizi del 1700, periodo in cui il clavicembalo era assai in voga, un italiano di nome Bartolomeo Cristofori inventò un sistema di leve meccaniche e di martelletti a percussione che hanno dato origine all'invenzione del moderno pianoforte.

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