Quando non si applica la revocatoria fallimentare?

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Quando non si applica la revocatoria fallimentare?

Quando non si applica la revocatoria fallimentare?

A norma dell'art. 67, comma 3, lett. b) l. fall., vengono sottratte alla revocatoria “le rimesse effettuate su un conto corrente bancario purché non abbiano ridotto in maniera consistente e durevole l'esposizione debitoria del fallito nei confronti della banca”.

Come evitare la revocatoria fallimentare?

Come evitare la revocatoria fallimentare? Gli atti tassativamente indicati dalla legge sono inefficaci e colpiti da revocatoria legale. Per tutti gli altri, invece, la revocatoria fallimentare può essere evitata se lo stesso curatore decida di esperire la revocatoria ordinaria contro il fallito.

Cosa succede se il costruttore fallisce dopo il rogito?

Che succede se il costruttore fallisce dopo il rogito Nell'ipotesi in cui il costruttore fallisca dopo il rogito, c'è il rischio che il curatore fallimentare, nominato dal tribunale con il compito di liquidare l'azienda e pagare i creditori, possa esercitare la cosiddetta azione revocatoria.

Come opporsi alla revocatoria fallimentare?

Per difendersi dalla revocatoria bisognerà, innanzitutto, verificare se non sono decorsi i cinque anni dall'atto che il creditore vuol contestare. Se così fosse, l'azione non potrebbe essere più esperita.

Quali atti di disposizione sono sottoposti alla revocatoria fallimentare?

La legge fallimentare distingue gli atti posti in essere dal fallito dettando regimi diversi a seconda che la revoca riguardi gli atti a titolo gratuito (art. 64 L.F.), i pagamenti (art. 65 L.F.) o gli atti a titolo oneroso, pagamenti e garanzie (art. 67 L.F.).

Cosa comporta la revocatoria fallimentare?

L'azione revocatoria fallimentare è lo strumento finalizzato a ricostituire il patrimonio del fallito, andando ad incidere, privandoli di effetto, sugli atti dallo stesso posti in essere nel periodo antecedente alla dichiarazione del fallimento, in violazione del principio della par condicio creditorum.

A cosa serve la revocatoria fallimentare?

L'azione revocatoria fallimentare è uno strumento che il legislatore ha previsto per permettere la ricostituzione del patrimonio del fallito, andando a rendere inefficaci gli atti che il fallito ha posto in essere nel periodo antecedente la dichiarazione del fallimento, in violazione del principio della par condicio ...

Cosa è la revocatoria fallimentare?

  • La revocatoria fallimentare. L’azione revocatoria fallimentare è lo strumento finalizzato a ricostituire il patrimonio del fallito, andando ad incidere, privandoli di effetto, sugli atti dallo stesso posti in essere nel periodo antecedente alla dichiarazione del fallimento, in violazione del principio della par condicio creditorum.

Cosa può il curatore fallimentare revocare?

  • Il curatore fallimentare non può revocare qualsiasi azione o vendita a suo piacimento, ma chiaramente deve attenersi a determinate regole e condizioni, difatti non può revocare: Le vendite di immobili che l’acquirente destina a prima casa, per sé oppure per i suoi parenti e affini entro il III grado.

Quando può revocare un atto di fallimento?

  • Termini. Il curatore fallimentare può revocare atti compiuti fino a sei mesi, un anno e addirittura fino a due anni prima della dichiarazione di fallimento.

Come revocare gli acquisti compiuti dal fallimento?

  • Nello specifico l’art. 67 della Legge fallimentare sancisce che è possibile revocare gli acquisti compiuti nell’ anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, se la prestazione assunta dal fallito supera di un quarto ciò che deve dargli la controparte.

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