Quali sono i primi sintomi della sifilide?
Quali sono i primi sintomi della sifilide?
La sintomatologia che caratterizza questa forma secondaria di sifilide è data da febbre, perdita di appetito, nausea e stanchezza. Possono verificarsi anche mal di testa, perdita dell'udito, problemi di equilibrio, disturbi visivi e dolore osseo.
Quando la sifilide è contagiosa?
Durante gli stadi primario e secondario, la sifilide è molto contagiosa. Può essere contagiosa all'inizio dello stadio latente. L'infezione si diffonde solitamente attraverso il contatto sessuale.
Quando compare il Sifiloma?
Dopo circa 3-4 settimane dal contagio, proprio nel punto di ingresso del Treponema pallidum, compare una lesione, chiamata sifiloma. Questo segno iniziale è simile ad un nodulo dalla forma tondeggiante, ben circoscritto, di grandezza variabile, ma, soprattutto, non doloroso.
Qual è la causa della sifilide?
- La sifilide è un‘infezione sessualmente trasmessa (IST) causata dal batterio Treponema pallidum. A livello mondiale, è la terza più diffusa Ist di tipo batterico dopo la clamidia e la gonorrea. Trasmissione. La sifilide si trasmette attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale e orale) e con il sangue.
Cosa è la sifilide congenita precoce?
- La sifilide congenita precoce è caratterizzata dalla presenza di eruzioni vescicolo-bollose sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi e lesioni papulose intorno al naso e la bocca e nella zona del pannolino. Sono spesso presenti una linfoadenopatia, un'epatosplenomegalia e un’osteocondrite che può causare fratture patologiche.
Quando viene acquisita la sifilide primaria?
- La sifilide primaria viene generalmente acquisita tramite diretto contatto sessuale con una persona affetta. Da circa 3 a 90 giorni dopo l'esposizione iniziale (in media 21 giorni) una lesione cutanea, chiamata sifiloma, compare nel punto di contatto.
Come si denuncia la sifilide?
- La sifilide è una malattia soggetta a denuncia in molti paesi, tra cui il Canada, l'Unione europea e gli Stati Uniti. Ciò vuol dire che gli operatori sanitari sono tenuti a informare le autorità di sanità pubblica nel caso si venga a conoscenza di un infetto.