Come si chiamano i cardi?
Come si chiamano i cardi?
Il cardo (Cynara cardunculus altilis) o carciofo selvatico è un ortaggio invernale di forma simile al sedano, ma appartenente alla famiglia dei carciofi.
Quando fiorisce il cardo mariano?
Fiorisce tra luglio e agosto. I frutti sono degli acheni neri o screziati di giallo, lucidi e provvisti di pappo (insieme di peli che si trovano all'apice dei frutti) biancastro. Il cardo mariano contiene: tannino, sostanze amare, amido e mucillaggine.
Come si chiama il simbolo della Scozia?
cardo Il cardo è un simbolo importante dell'araldica scozzese da oltre 500 anni. Rappresenta anche una delle più alte onorificenze che il Paese può assegnare a un individuo.
Come cucinare il fiore del cardo?
Solitamente i cardi si cucinano gratinati o fritti, dopo averli puliti e precotti per un periodo che vada dalle 2 alle 4 ore. La pulizia è un'operazione lunga e laboriosa, bisogna eliminare le coste esterne più dure e filamentose aiutandosi, magari con un pela patate.
Come conservare i fiori di cardo?
Seccare i fiori di cardo. Appendeteli in un angolo della casa al riparo della luce, a testa in giù. Quando sono secchi si spruzzano di lacca o vernice trasparente. Messi in un vaso rustico sono molto decorativi e si conservano per lungo tempo.
Quando si possono raccogliere i cardi?
che si raccoglie da ottobre a fine inverno L'apparto radicale si può appro- fondire nel terreno sino ad un metro. Il cardo produce numerosi fiori, riuniti in infiorescenze, dette «a capolino», di co- lore violetto, simili a quelle del carciofo.
Cosa era il cardo?
Il cardine (frequentemente alla latina cardo, che significa "polo", "punto cardinale") era una via che correva spesso in direzione nord-sud - nord-ovest - sud-est o nord-est - sud-ovest nelle città romane. ... Il termine cardo veniva infatti utilizzato per indicare l'asse su cui veniva "incardinata" la struttura urbana.
Come eliminare il cardo mariano?
Il cardo mariano è una pianta commestibile in tutte le sue parti. Sono però in particolare le foglie tenere quelle più facili da preparare e più buone da mangiare. Conviene raccoglierle giovani della pianta, scartando quelle più vecchie e basali, in quanto troppo dure e fibrose.