Quando un datore di lavoro può ridurre l'orario?

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Quando un datore di lavoro può ridurre l'orario?

Quando un datore di lavoro può ridurre l'orario?

L'orario di lavoro può essere ridotto con assorbimento nella contrattazione collettiva degli orari inferiori già esistenti a livello aziendale, con l'eccezione dei regimi di orario ridotti a causa della nocività del lavoro. Oppure con il riconoscimento di permessi retribuiti in aggiunta alle ferie annuali.

Come ridurre l'orario di lavoro ad un dipendente?

Un altro modo per diminuire l'orario di lavoro è fare ricorso agli straordinari da non monetizzare, ma da utilizzare successivamente come riposo compensativo. Una terza possibilità, alternativa agli straordinari e da verificare in base al Ccnl applicato è invece quella del ricorso alla banca ore.

Quali sono i limiti del lavoro part time?

  • Il lavoro part time si caratterizza per l'applicazione di un orario inferiore all'orario full time di lavoro. Ma quali sono i limiti di orario da rispettare? C'è anche la formula del part time tra quelle più diffuse in Italia nei rapporti di lavoro di tipo dipendente sia a tempo determinato e sia indeterminato.

Chi decide la riduzione dell’orario di lavoro?

  • Part time: chi decide la riduzione dell’orario di lavoro? Se il datore di lavoro decide senza il consenso del lavoratore, il part time è nullo e il dipendente ha diritto al risarcimento. Capita spesso, soprattutto in periodi di crisi come questo, che il datore di lavoro proponga ai propri dipendenti una riduzione dell’orario di lavoro per far ...

Qual è il tempo massimo consentito per contratto di lavoro part time?

  • Fissato questo principio, il tempo massimo consentito per legge del contratto di lavoro part time deve essere sempre inferiore a 40 ore alla settimana sia che si tratta di part time orizzontale e ...

Qual è la trasformazione dell’orario di lavoro?

  • La trasformazione dell’orario di lavoro (sia essa aumento o diminuzione) deve essere il frutto di una scelta condivisa fra le parti, non può essere in alcun modo imposta dal datore di lavoro. L’accordo deve obbligatoriamente essere messo per iscritto (anche se non è più in vigore l’obbligo di farlo ratificare alla Direzione Provinciale del Lavoro).

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