Quando si vive con la sepsi?
Quando si vive con la sepsi?
Il tasso di mortalità nei casi gravi è di 4 su 10. La situazione è ancora più grave in caso di shock settico. Circa 6 persone su 10 non riescono a sopravvivere. Tuttavia, se riconosciuta e curata rapidamente, dalla sepsi, nella maggior parte dei casi, si può guarire totalmente.
Cosa si intende per sepsi?
- Sepsi: si intende la presenza di un’infezione sistemica confermata dall’esame colturale, più i seguenti sintomi e segni, che indicano la comparsa di un’infezione generalizzata: febbre superiore ai 38°C, frequenza cardiaca maggiore di 80 battiti al minuto a riposo,
Quali sono i sintomi tipici della sepsi severa?
- Nell'ultimo e più grave stadio, lo shock settico, i segni ed i sintomi caratteristici della sepsi severa si sommano ad una pressione sanguigna estremamente bassa (ipotensione severa), che si mantiene anche in presenza di uno stato volemico adeguato e nonostante il ripristino della volemia mediante fluidoterapia.
Quali sono le infezioni che possono dare origine alla sepsi?
- I tipi di infezione che possono dare origine alla sepsi comprendono: polmonite; appendicite; peritonite (infezione del sottile involucro che riveste l'interno dell'addome) infezioni del tratto urinario (infezione della vescica, dell'uretra o dei reni) colecistite (infezione della cistifellea) o colangite (infezione dei dotti biliari)
Qual è la sepsi grave?
- La sepsi grave è definita come sepsi indotta da disfunzione d'organo o ipoperfusione tissutale (che si manifesta come ipotensione, elevati livelli di lattato e diminuita produzione di urina). Lo shock settico è una sepsi severa, con pressione del sangue persistentemente bassa nonostante la somministrazione di fluidi per via endovenosa.