Quando si possono innestare le piante di fico?
Quando si possono innestare le piante di fico?
Il periodo ideale per effettuare questa operazione la primavera, se l'innesto viene svolto a gemma vegetante, altrimenti agosto-settembre se viene svolto a gemma dormiente. L'innesto fico a spacco è più difficile da realizzare, ma è in grado di dare risultati migliori nella produzione dei frutti.
Come si fa l innesto al fico?
L'innesto del fico a gemma è la tecnica più diffusa perché più semplice: si preleva da un ramo sano e vigoroso una gemma, privandola delle parti vegetative ma tenendo un po' di corteccia, e la si inserisce nel portainnesto inciso a T con un apposito coltello da innesto nella forma precisa per l'inserimento della gemma.
Quando prelevare le marze di ciliegio?
Quando prelevare le marze Nell'innesto a corona del ciliegio le marze vanno prelevate nel periodo invernale, quando gli alberi sono in completo riposo vegetativo. È bene non anticipare troppo i tempi del prelievo, in quanto è importante che le gemme abbiano accumulato una quantitativo sufficiente di ore di freddo.
Quali sono le tecniche usate per l’innesto del fico?
- Le due tecniche usate principalmente per l’innesto del fico sono l’innesto a gemma e l’innesto a spacco. Il primo è il più diffuso tra i coltivatori, poiché ritenuto di più semplice attuazione: basta prelevare la gemma, privandola di tutte le sue parti vegetative, e inserirla nel portainnesto già sagomato per accoglierla.
Quando bisogna innestare un fico?
- Per innestare un fico bisogna fare attenzione alle stagioni. Per quanto riguarda l'innesto a gemma, si può effettuare quello dormiente ovvero quando inizia il riposo vegetativo dell'albero, tra agosto e settembre. In alternativa, si può procedere con un innesto a gemma vegetativo, cioè in primavera quando al fico rispuntano le foglie, ...
Qual è il periodo migliore per l’innesto a spacco?
- Per l’ innesto a spacco, il periodo migliore è la primavera, quando la corteccia si stacca più facilmente dall’albero. E’ anche il periodo suggerito per l’innesto a corona, sempre per la stessa ragione: entrambi gli innesti, infatti, coinvolgono la corteccia.