Come lavorare e non perdere la disoccupazione?

Sommario

Come lavorare e non perdere la disoccupazione?

Come lavorare e non perdere la disoccupazione?

Per chi con il nuovo lavoro non guadagna più di 8145 euro l'anno a patto che il contratto a tempo determinato sia di durata pari o inferiore a 6 mesi, non vi è rischio di perdere la Naspi a patto che venga comunicato all'INPS l'inizio della nuova attività ed il reddito previsto ed a patto che il datore di lavoro sia ...

Chi può assumere a chiamata?

Chi si può assumere col lavoro a chiamata? Col contratto a chiamata si possono in ogni caso assumere lavoratori con meno di 24 anni di età, purché le prestazioni lavorative siano svolte entro il 25° anno, oppure lavoratori che abbiano più di 55 anni.

Che diritti ho con contratto a chiamata?

81/2015, sancisce che il lavoratore a chiamata ha diritto alla stessa retribuzione e quindi la stessa paga oraria prevista dal Contratto Collettivo di Lavoro per i lavoratori con la medesima mansione, chiaramente lo stipendio viene proporzionato alle giornate effettivamente lavorate. ...

Quando si perde il diritto di disoccupazione?

Naspi e nuovo lavoro, come fare? ... Infatti se dalla nuova attività deriva un reddito superiore ad 8.145 euro, che poi è il limite della imposizione fiscale, e se l'occupazione supera i 6 mesi, si verifica la cosiddetta decadenza dalla Naspi, cioè l'interessato perde il diritto alla disoccupazione indennizzata INPS.

Quando è possibile il lavoro a chiamata?

Ad eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro per un periodo complessivamente non superiore a 400 giornate di effettivo lavoro nell'arco di 3 anni solari.

Cosa prevede il contratto di lavoro a chiamata?

81/2015, sancisce che il lavoratore a chiamata ha diritto alla stessa retribuzione e quindi la stessa paga oraria prevista dal Contratto Collettivo di Lavoro per i lavoratori con la medesima mansione, chiaramente lo stipendio viene proporzionato alle giornate effettivamente lavorate.

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