Quando una soluzione e ipertonica rispetto al sangue?
Sommario
- Quando una soluzione e ipertonica rispetto al sangue?
- Come si comporta un globulo rosso in una soluzione ipertonica isotonica e ipotonica?
- Cosa succede in una soluzione ipertonica?
- Quando una soluzione e ipotonica rispetto al sangue?
- Cosa avviene ad una cellula posta in soluzione ipotonica?
- Quale concentrazione deve avere per non danneggiare i globuli rossi?

Quando una soluzione e ipertonica rispetto al sangue?
Per approfondimenti si veda: pressione osmotica. Una cellula umana come ad esempio un globulo rosso posto in una soluzione ipertonica tende a perdere l'acqua che si trova al suo interno e raggrinzisce. Quando invece due soluzioni hanno la stessa pressione osmotica allora si dicono isotoniche.
Come si comporta un globulo rosso in una soluzione ipertonica isotonica e ipotonica?
Una cellula umana come ad esempio un globulo rosso posto in una soluzione ipotonica si rigonfia fino a scoppiare. Quando invece due soluzioni hanno la stessa pressione osmotica allora si dicono isotoniche.
Cosa succede in una soluzione ipertonica?
- Se la soluzione è ipertonica rispetto alla cellula vegetale perde acqua e raggrinzisce e la membrana si stacca dalla parete cellulare mediante un fenomeno detto plasmolisi. - Se la soluzione è ipotonica rispetto alla cellula vegetale, la cellula è turgida.
Quando una soluzione e ipotonica rispetto al sangue?
Se prendiamo una cellula come un globulo rosso e la immergiamo in una soluzione ipotonica, questa - per osmosi - subisce un rigonfiamento (dato dall'ingresso di acqua), che può addirittura farla esplodere.
Cosa avviene ad una cellula posta in soluzione ipotonica?
Quando una cellula si trova in un ambiente ipotonico, l'acqua passa attraverso i pori della membrana cellulare fino all'interno della cellula, che quindi si rigonfia per osmosi.
Quale concentrazione deve avere per non danneggiare i globuli rossi?
L'emoglobina (Hb) è una proteina contenuta all'interno dei globuli rossi, specializzata nel trasporto di ossigeno alle varie parti dell'organismo. In un adulto sano, la sua concentrazione non dovrebbe abbassarsi oltre i 12 g/dl.