Come si calcola l'imposta sostitutiva sul mutuo?

Sommario

Come si calcola l'imposta sostitutiva sul mutuo?

Come si calcola l'imposta sostitutiva sul mutuo?

La percentuale va applicata sul totale della somma richiesta. Questa va divisa per 100 e moltiplicata per 2, nel caso si tratti di un mutuo “normale”, oppure divisa per 100 e moltiplicata per 0,25 se ci sono i presupposti per ricevere l'agevolazione “prima casa”.

Che cos'è l'imposta sostitutiva per il mutuo?

L'imposta sostitutiva per i mutui è una particolare tipologia d'imposta sui mutui che è dovuta in sostituzione ad altre imposte. L'imposta sostitutiva si calcola in maniera proporzionale e cambia a seconda della natura del finanziamento.

Qual è l’imposta sostitutiva per un mutuo?

  • L’imposta sostitutiva da pagare è pari al 2% del valore del mutuo concesso (Dl 168/2004). Quindi, se si compra una seconda (o terza) casa e si ottiene un mutuo del valore di 100.000 euro, il mutuatario dovrà pagare un’imposta sostitutiva pari a 2.000 euro. Per chi ottiene un mutuo per prima casa invece, l’imposta sostitutiva è ridotta allo 0,25%.

Cosa sono le imposte sostituite per i mutui?

  • L’ imposta sostitutiva per i mutui non è altro che un tipo di imposta che va a cumulare e, come suggerisce il nome, sostituire molte altre imposte, così da doverne pagare solo una. Le imposte sostituite sono: imposta di registro, ipotecaria, catastale, di bollo e le concessioni governative di vario tipo.

Quando si contrae un mutuo prima casa?

  • Se si contrae un mutuo prima casa allora bisogna pagare una imposta sostitutiva dello 0,25% (quindi su un mutuo di 200 mila euro si dovrà pagare una imposta di 500 euro), mentre se si tratta di una seconda casa allora l’imposta sostitutiva sale al 2% (quindi nel caso di 200 mila euro di mutuo si dovranno pagare 4 mila euro a titolo di imposta).

Qual è la sostitutiva per i mutui?

  • L'imposta sostitutiva per i mutui è dovuta in misura diversa a seconda della natura del finanziamento. L'imposta sostitutiva, introdotta nel 1973 con il DpR n. 601, non è applicata solo ai mutui, ma a tutti i finanziamenti conclusi in Italia che hanno una durata superiore ai 18 mesi.

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