Che differenza c'è tra yogurt e latte fermentato?
Che differenza c'è tra yogurt e latte fermentato?
Si tratta di un vero e proprio alimento, di un latticino derivato dalla fermentazione del latte attraverso l'azione di alcuni microrganismi. Lo yogurt è in sé un latte fermentato ma non vale il contrario. Ovvero, vi sono tipologie di latte fermentato che non sono yogurt. Il kefir è un altro esempio di latte fermentato.
Come si chiama il latte fermentato?
kefir Il kefir è un tipico latte fermentato dell'Europa dell'Est, ottenuto per azione di una grande varietà di microrganismi di specie diverse (tra cui anche lieviti): esso, oltre all'acido lattico dello yogurt e ai composti aromatici del buttermilk, contiene anche alcol, acido acetico e anidride carbonica.
Dove trovare il latte fermentato?
Nel banco frigo del supermercato se ne trovano di diversi tipi. Dallo yogurt al kefir. «Il latte fermentato è un concentrato naturale di fermenti lattici vivi, batteri che contribuiscono a mantenere in equilibrio la flora dell'intestino» spiega Laura Ferrero, medico chirurgo specialista in Scienza dell'alimentazione. EB
Quali sono gli yogurt fermentati?
I latti fermentati e lo yogurt sono considerati "PREPARAZIONI LATTEE SPECIALI" (R.D. del 1929). Rientrano nella categoria tutti quei prodotti ottenuti per coagulazione, senza sottrazione del siero, per azione esclusiva di microrganismi caratteristici, che devono mantenersi vivi e vitali fino al momento del consumo.
Perché lo yogurt e più digeribile del latte?
Lo yogurt è una bevanda molto digeribile primo perché grazie al processo di fermentazione il lattosio viene diviso in zuccheri più semplici (glucosio e galattosio) che ne rendono più facile l'assimilazione anche a chi soffre di lievi intolleranze al lattosio. EB
Cosa sono i latti fermentati e come si classificano?
I latti fermentati e lo yogurt sono considerati "PREPARAZIONI LATTEE SPECIALI" (R.D. del 1929). Rientrano nella categoria tutti quei prodotti ottenuti per coagulazione, senza sottrazione del siero, per azione esclusiva di microrganismi caratteristici, che devono mantenersi vivi e vitali fino al momento del consumo.