Come sospendere gli inibitori di pompa protonica?
Sommario
- Come sospendere gli inibitori di pompa protonica?
- Quali sono gli effetti collaterali del pantoprazolo?
- Come avviene l'assunzione del pantoprazolo in gravidanza?
- Come si assume pantoprazolo per la malattia da reflusso gastroesofageo?
- Qual è l'efficacia del pantoprazolo sull'ulcera gastrica?
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Come sospendere gli inibitori di pompa protonica?
Come sospendere gli inibitori di pompa? La sospensione della terapia con IPP dovrebbe essere sempre graduale e realizzarsi in un periodo di almeno 2 settimane.
Quali sono gli effetti collaterali del pantoprazolo?
- Tra gli effetti collaterali più comuni del pantoprazolo si annoverano, come per tutti gli inibitori di pompa protonica, quelli correlati al sistema gastrointestinale come: diarrea, nausea, vomito, flatulenza e secchezza delle fauci. Tra questi effetti collaterali il più diffuso nei pazienti trattati con pantoprazolo è la diarrea, che si ...
Come avviene l'assunzione del pantoprazolo in gravidanza?
- Da studi clinici in vivo, riguardanti l'assunzione del pantoprazolo in gravidanza, non è emerso alcun effetto avverso sul feto o tossicità peri o post natale su di esso. Da uno studio sul ratto si è visto che il pantoprazolo viene escreto nel latte materno fino ad un valore che non supera lo 0.02% della dose assunta.
Come si assume pantoprazolo per la malattia da reflusso gastroesofageo?
- Per la malattia da reflusso gastroesofageo si somministrano 20 mg/die di pantoprazolo in una singola dose, prima o durante la colazione, per 2-4 settimane, mentre nei casi più gravi si può aumentare la dose fino a 40 mg/die e prolungare il trattamento fino ad 8 settimane. Nella terapia di mantenimento la dose da assumere è di 20 mg/die, ...
Qual è l'efficacia del pantoprazolo sull'ulcera gastrica?
- Nel trattamento della gastrite, l'efficacia del pantoprazolo sulla cicatrizzazione dell'ulcera gastrica è risultata simile a quella dell'omeprazolo, mentre nel trattamento dell'ulcera duodenale il pantoprazolo si è dimostrato più efficace dell'omeprazolo in termini di cicatrizzazione e calo della secrezione acida.