A cosa serve il risconto?

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A cosa serve il risconto?

A cosa serve il risconto?

I risconti sono quote di costo o di ricavo non ancora maturate, ma che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria. In ragioneria i ratei ed i risconti sono utilizzati per dare piena attuazione al principio di competenza economica.

Come si calcola il risconto?

Per calcolare il risconto passivo, dobbiamo dividere i due mesi di gennaio e febbraio per i complessivi tre che il canone di affitto anticipato copre: devi fare semplicemente 2 diviso 3. Il risultato ottenuto, deve essere moltiplicato per il totale del canone trimestrale, il cui importo è di 1485 euro.

Qual è il legame tra risconto e competenza economica?

I Risconti rappresentano quota di costi o di proventi la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta ma sono di competenza economica in un esercizio successivo.

Dove vanno i ratei attivi?

Ai sensi dell'art. 2435-bis del codice civile nel bilancio in forma abbreviata la voce Ratei attivi dell'attivo (voce D) può essere ricompresa nella voce CII dell'attivo “Crediti”. Inoltre la voce la voce Ratei passivi del passivo (voce E) può essere ricompresa nella voce D del passivo “Debiti”.

Quando sorge il risconto attivo?

  • Il risconto attivo sorge quando nel corso dell’anno si manifesta un costo, la cui competenza però riguarda anche l’anno successivo. In altre parole, sono quote di costi sostenuti (pagati) nell’anno corrente, ma di competenza di un esercizio futuro. L’esempio più semplice è l’affitto, quando il suo contratto ha una durata a cavallo tra due anni.

Cosa significa il risconto passivo?

  • Il risconto passivo, invece, rappresenta un introito incassato in anticipo, per cui si configura quale elemento negativo per il conto economico e passivo per lo stato patrimoniale. Si faccia attenzione a non generare confusione con altri concetti apparentemente simili, quelli di rateo attivo e passivo.

Quando vengono rilevati i risconti?

  • Per loro natura, i risconti vengono quindi rilevati esclusivamente a fine esercizio cioè al (31/12/n), e per questo nella pratica ragionieristica vengono concettualmente compresi nelle cosiddette "operazioni di integrazione e di rettifica" che precedono la chiusura dei conti e la rilevazione del risultato economico.

Quali sono i risconti economici?

  • I risconti possono essere definiti "valori economici" che, mentre rinviano al futuro il componente di reddito non di competenza, effettuano una "rettifica diretta" nel conto acceso al costo o ricavo nel quale il componente era stato registrato in contabilità generale.

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