Quando un risconto è attivo?

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Quando un risconto è attivo?

Quando un risconto è attivo?

"I risconti attivi rappresentano quote di costi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi, ma sono di competenza di uno o più esercizi successivi. Essi rappresentano la quota parte dei costi rinviata ad uno o più esercizi successivi.

Come si rileva un risconto attivo?

La rilevazione contabile in partita doppia del Risconto Attivo avviene iscrivendo la voce “Risconti Attivi” nello Stato Patrimoniale e usando come contropartita gli opportuni conto di Conto Economico.

Dove vanno i ratei e risconti attivi?

2424, c.c., dispone che: Nell'attivo di stato patrimoniale, i ratei e i risconti siano indicati con separata indicazione del disaggio su prestiti; Nel passivo di stato patrimoniale, i ratei e i risconti siano indicati con separata indicazione dell'aggio su prestiti.

Che variazione e il risconto?

I risconti fanno parte delle scritture di rettifica, cioè un'altra applicazione del principio della competenza economica; sono infatti componenti di reddito che sono stati misurati da variazioni finanziarie, ma che non sono in tutto o in parte di competenza dell'esercizio in chiusura.

Cosa sono i ratei e come si calcolano?

I ratei sono quote di entrate o uscite future che misurano ricavi o costi già maturati, ma non ancora rilevati, poiché la loro manifestazione finanziaria si verificherà in esercizi futuri. I risconti sono quote di costo o di ricavo non ancora maturate, ma che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria.

Cosa si rileva con un rateo attivo?

I ratei attivi sono operazioni d'integrazione, ovvero scritture di assestamento che si contabilizzano alla fine dell'esercizio.

Dove vanno i ratei passivi in bilancio?

La rilevazione contabile in partita doppia dei Ratei Passivi avviene iscrivendo la voce “ratei passivi” nello Stato Patrimoniale e usando come contropartita gli opportuni conti di Conto Economico.

Quando sorge il risconto attivo?

  • Il risconto attivo sorge quando nel corso dell’anno si manifesta un costo, la cui competenza però riguarda anche l’anno successivo. In altre parole, sono quote di costi sostenuti (pagati) nell’anno corrente, ma di competenza di un esercizio futuro. L’esempio più semplice è l’affitto, quando il suo contratto ha una durata a cavallo tra due anni.

Qual è il valore economico del Risconto attivo?

  • Il risconto attivo è un valore economico. All’inizio del nuovo anno l’impresa dovrà procedere a rilevare 4.906 euro di fitti passivi che sono di competenza dell’esercizio, ma che non avranno nel periodo, una manifestazione numeraria, dato che essa si è avuta nell’esercizio precedente. La scrittura da comporre sarà:

Quali sono i risconti attivi?

  • I risconti attivi sono delle cosiddette “operazioni di rettifica”. Il loro utilizzo avviene infatti a chiusura del bilancio, in quanto facente parte delle scritture di assestamento. Vengono registrati nell’attivo di stato patrimoniale, in particolare alla voce D del bilancio civilistico.

Cosa significa il risconto passivo?

  • Il risconto passivo, invece, rappresenta un introito incassato in anticipo, per cui si configura quale elemento negativo per il conto economico e passivo per lo stato patrimoniale. Si faccia attenzione a non generare confusione con altri concetti apparentemente simili, quelli di rateo attivo e passivo.

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