Cos'è il Jobs Act in parole semplici?
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Cos'è il Jobs Act in parole semplici?
Jobs Act indica informalmente una riforma del diritto del lavoro in Italia (promossa e attuata in Italia dal governo Renzi, attraverso l'emanazione di diversi provvedimenti legislativi e completata nel 2016) volta a flessibilizzare il mercato del lavoro.
Cosa cambia con la riforma del Jobs Act?
JOBS ACT, LE RIFORME A partire da marzo 2015, quindi, le aziende potranno assumere con i nuovi contratti a tempo indeterminato. ... Saranno abolite quelle tipologie di contratto più precarizzanti e più permeabili agli abusi come i contratti di collaborazione a progetto, i famosi Co.Co.Pro.
Qual è la legge del Jobs Act?
La legge n. 183/2014 (c.d. Jobs act) ha previsto numerose ed ampie deleghe al Governo per la riforma del mercato del lavoro. L'attuazione della legge delega si è completata con l'adozione di otto decreti legislativi (e undecreto correttivo) che intervengono su numerosi ambiti del settore lavoristico.
Quali sono le innovazioni introdotte dal Job Act?
Il Jobs Act ha, altresì, introdotto una revisione della disciplina in materia di controlli a distanza dei lavoratori, una rimodulazione del sistema di tutele contro la disoccupazione e previsto nuove misure per garantire una migliore conciliazione tra esigenze di vita e lavoro.
Quali sono le tutele crescenti nel Jobs Act?
Il lavoratore di un'azienda con più di 15 dipendenti (5 nel caso di azienda agricola) non ha diritto al reintegro in caso di licenziamento illegittimo, ma solo a un indennizzo di natura economica che cresce con l'anzianità di servizio (da qui il termine “a tutele crescenti”).
Cosa prevede il decreto dignità?
Il decreto Dignità prevede per le imprese e i titolari di partita IVA, l'abolizione dello split payment professionisti, aggiornamento del redditometro e nuove scadenze spesometro.
Che cosa dice l'articolo 18?
Secondo l'articolo 18 si può licenziare un lavoratore per giusta causa o giustificato motivo. ... Per giustificato motivo soggettivo quando la criticità è causata dal comportamento del lavoratore, per giustificato motivo oggettivo quando il datore di lavoro è costretto a licenziare per motivi economici.