Come firmava Lucio Fontana?

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Come firmava Lucio Fontana?

Come firmava Lucio Fontana?

Lucio Fontana sul retro delle sue tele o lastre con «tagli» e «buchi», oltre alla propria firma, scriveva titoli, aforismi paradossali di stati d'animo passeggeri, ricordi o riflessioni, talvolta di difficile comprensione e stravaganti, parole o frasi manoscritte come per esempio «Aspetto il giardiniere dell'anima...».

Quanto valgono i quadri di Lucio Fontana?

Il mercato di Lucio Fontana è vario: opere di scultura, ceramiche, pittura, disegni, stampe. Sono i dipinti però che compongono l'87% del suo fatturato, con 457 opere vendute tra i 100.0.000 dollari e 23 che superano i 5 milioni.

Come Lucio Fontana realizzava i suoi tagli?

L'artista di Rosario per le sue opere sceglieva sempre tela di lino belga, anche se la grana del tessuto poteva variare (dal 1959, Fontana preferì tele a grana media e di tessuto molto più spesso rispetto a quelle che sceglieva nei primi esperimenti: queste caratteristiche gli consentivano di creare più tensione e di ...

Quanti tagli ha fatto fontana?

Il fotografo fu costretto a un compromesso: la memorabile sequenza in cui ci consegna il padre dello Spazialismo nell'acme della creazione è in realtà un'efficace messa in scena. Dal 19 Fontana di Tagli ne realizzò circa 1500: la parte più nota del suo lavoro, ma anche la più discussa.

Chi tagliava le tele?

Fontana giunge alla sua poetica delle opere più famose (i tagli sulla tela), nel 1958, meditando la lezione del barocco, in cui, come egli scrisse le figure pare abbandonino il piano e continuino nello spazio.

Chi fu l'artista della tela strappata?

Lucio Fontana Lucio Fontana (Rosario, 19 febbraio 1899 – Comabbio, 7 settembre 1968) è stato un pittore, ceramista e scultore italiano.

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