Chi rientra nella categoria BES?

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Chi rientra nella categoria BES?

Chi rientra nella categoria BES?

CHI RIENTRA NEI BES? Nei BES possono rientrare tutti quegli studenti che necessitano di un'attenzione speciale a causa di uno svantaggio sociale e culturale in cui vivono, a causa della presenza di DSA e/o disturbi evolutivi specifici, ovvero perché l'inadeguata conoscenza della lingua italiana rappresenta un ostacolo.

A cosa hanno diritto i BES?

Gli studenti con BES hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.

Cosa vuol dire alunni con BES?

I bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali (detti anche BES) sono quegli alunni che necessitano di un'attenzione particolare a scuola, per diversi motivi: deficit di tipo fisico o psicologico oppure semplicemente esigenze diverse e particolari (ad esempio gli alunni stranieri).

Chi rientra nel PDP?

Come previsto dalla Legge 53/2003, tutti gli studenti con difficoltà nell'apprendimento, anche di tipo temporanea, hanno diritto a una didattica personalizzata che vede l'adozione del PDP.

Chi ha diritto al sostegno a scuola?

La figura dell'insegnante di sostegno a scuola è stata prevista dalla Legge n. 1, che garantisce tale figura per tutti i bambini che hanno un handicap fisico, sensoriale o psichico (incluso il ritardo cognitivo), tale da rappresentare una disabilità.

Chi decide se un alunno e BES?

La scuola, quindi, non dichiara gli “alunni BES”, né tanto meno li certifica, ma individua quelli per i quali è «opportuna e necessaria» una personalizzazione formalizzata, ossia un PDP (Piano Didattico Personalizzato).

Come si individuano i BES?

L'acronimo BES significa Bisogni Educativi Speciali: con questo termine si individuano tutti quei bambini e quei ragazzi che vivono una condizione di svantaggio scolastico. Rientrano nella definizione di BES i ragazzi: in condizione di disabilità

Qual è la normativa sui BES?

  • La Normativa sui BES I Bisogni Educativi Speciali hanno innalzato l’asticella dell’interesse pubblico nel 2012, anno in cui è stata emanata la relativa Direttiva Ministeriale. In realtà la tematica non è così recente come potrebbe sembrare.

Come si usa il termine Bes?

  • Il termine BES “Bisogni Educativi Speciali” è entrato nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Normativa sui BES

Cosa può derivare da un Bes?

  • Un BES può derivare da: differenze culturali e linguistiche; uno svantaggio di natura sociale e/o culturale; un disturbo specifico di apprendimento o evolutivo; una disabilità fisica e/o mentale.

Come si utilizza l’acronimo Bes?

  • Spesso tra gli addetti ai lavori si utilizza l’acronimo BES riferendosi solo al terzo tipo di Bisogno Educativo Speciale individuato dalle norme Nelle scuole capita spesso di sentire espressioni di questo tipo: non è certificato, è un BES, oppure non è un BES, è un alunno disabile, o ancora ha la certificazione DSA, non è un BES.

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