Cosa si deve fare per diventare diacono?
Sommario
Cosa si deve fare per diventare diacono?
Per diventare diacono bisogna seguire un percorso della durata di 5 anni, configurato come un cammino di formazione intellettuale, umana e spirituale. In questi 5 anni il diacono è chiamato a uno studio approfondito della teologia, insieme al servizio all'interno delle parrocchie.
Quali azioni possono essere svolte dal diacono?
Un diacono può battezzare, benedire matrimoni, assistere i malati con il viatico, celebrare la Liturgia della Parola, predicare, evangelizzare e catechizzare.
Cosa c'è prima del diacono?
Ordine sacro è, nella religione cristiana, l'insieme degli uffizi ecclesiastici di diacono, presbitero e vescovo.
Qual è la preparazione del diacono?
- La preparazione del Diacono Abbiamo già accennato al fatto che l’aspirante diacono deve affrontare un percorso di formazione umana, spirituale, dottrinale, pastorale. Per quanto riguarda la formazione umana in diacono dovrà coltivare le virtù necessarie per permettergli di diventare esempio e tramite tra gli alti fedeli e Cristo.
Quali sono i requisiti fondamentali di un diacono?
- Poiché il requisito fondamentale di un diacono è la carità, i suoi compiti nell’ambito della parrocchia saranno legati soprattutto alla sua pratica. A imitazione di Cristo-servo, il diacono dovrà essere d’esempio a tutti i fedeli nel porsi costantemente al servizio dei fratelli, soprattutto i più bisognosi e sofferenti.
Qual è il carisma proprio del diacono?
- Il carisma proprio del diacono, e cioè la sua specifica grazia sacramentale, è quello di essere animatore del servizio non solo all'altare ma in tutti gli ambienti dove gli uomini vivono. Le linee dell'impegno nelle varie comunità ecclesiali devono essere orientate nel servizio della Parola di Dio e della carità.
Come può il diacono esibire la propria famiglia?
- Il diacono sposato può esibire la propria famiglia come prova della santità del matrimonio, della virtù della castità matrimoniale. Anzi, se la moglie e i figli sono favorevoli, può coinvolgere anche loro nei servizi da lui svolti presso la parrocchia e la comunità, creando una sorta di “famiglia diaconale” .