Come si fa a prendere la varicella?
Come si fa a prendere la varicella?
La trasmissione da persona a persona avviene per via aerea mediante le goccioline respiratorie diffuse nell'aria quando una persona affetta tossisce o starnutisce, o tramite contatto diretto con lesione da varicella o zoster.
Come viene la varicella ai bambini?
La malattia esordisce con febbre non elevata e lievi sintomi generali come mal di testa e malessere. Compare anche un esantema cutaneo. Per 4 - 5 giorni compaiono su testa, tronco, viso e arti delle piccole papule rosa pruriginose. Le papule diventano poi vescicole, pustole e alla fine croste, destinate a cadere.
Dove compare la varicella?
L'esantema compare prima sul cuoio capelluto, sul viso e sul torace e poi si estende al ventre, ai genitali, alle braccia e alle gambe. Lesioni ulcerate possono svilupparsi a livello delle mucose, compresi l'orofaringe e le alte vie aeree, le congiuntive palpebrali e le mucose rettali e vaginali.
Quali sono le complicazioni della varicella?
- Nel paziente immunocompetente, la varicella è una malattia benigna, che si risolve spontaneamente nel giro di 7-10 giorni. Questo è vero soprattutto nell'infanzia, mentre nell'adulto, nel neonato e nell'adolescente sono più frequenti le complicazioni.
Come si può prevenire la varicella in gravidanza?
- Vedi approfondimento: varicella in gravidanza. Prevenzione e Isolamento. La diffusione della varicella può essere prevenuta isolando gli individui affetti. Per quanto detto sinora, la malattia si diffonde rapidamente all'interno di luoghi sovraffollati, come strutture di assistenza, carceri e scuole.
Qual è il periodo d’incubazione della varicella?
- Il periodo d’incubazione della varicella varia fra i 10 e i 21 giorni, ma è solitamente compreso fra 14 e 17 giorni. La percentuale di infezione secondaria in fratelli suscettibili all’interno di una famiglia varia fra il 70 e il 90%.
Come si trasmette il virus varicella zoster?
- Modalità di Trasmissione. Il virus varicella zoster si trasmette: attraverso il contatto diretto con l'eruzione cutanea (toccando le vescicole); per via aerea, tramite le goccioline di saliva disperse dal malato durante la conversazione o attraverso colpi di tosse e starnuti.