Quali sono i difetti di Moscarda?

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Quali sono i difetti di Moscarda?

Quali sono i difetti di Moscarda?

Parte I: Mia moglie e il mio naso: Vitangelo Moscarda (Gengè per gli amici) è il protagonista. Un giorno, guardandosi allo specchio, si rende conto di avere il naso pendente dal lato destro. Questo difetto viene sottolineato dalla moglie e ciò lo infastidisce; la donna aggiunge che questo non è il suo unico difetto.

Qual è il male di Moscarda?

Il ''male'' citato alla riga 71 del brano, che sconvolge la vita di Moscarda, è proprio la scoperta della sua molteplice identità personale, che è mutevole: egli è appunto uno, nessuno, centomila. Tale riflessione condizionerà il resto della sua vita, fino a condurlo sull'orlo della pazzia.

Perché Moscarda fa notare all'amico che ha un difetto nel mento?

Moscarda comincia così a pensare che come sua moglie, anche i suoi amici e tutte le persone che gli stanno attorno vedono in lui tutti i quei difetti; parlando con un amico dell'argomento, gli fa notare che ha una fossetta sul mento non simmetrica e innesca così un meccanismo che porta moltissime persone di Richieri a ...

Chi era colui nessuno?

Lo scrittore, poi, descrive una sensazione di vuoto mentale attraverso il romanzo. Vitangelo Moscarda è un moderno antieroe del romanzo del Novecento e gemello di "Mattia Pascal": immaturo, infantile, vanesio e inconcludente....
Uno, nessuno e centomila
ProtagonistiVitangelo Moscarda
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Che fine fa Vitangelo Moscarda?

Vitangelo Moscarda conclude che, per uscire dalla prigione in cui la vita rinchiude, non basta cambiare nome, perché la vita è una continua evoluzione, il nome rappresenta la morte. Dunque, l'unico modo per vivere in ogni istante è vivere attimo per attimo la vita, rinascendo continuamente in modo diverso.

Cosa fa Vitangelo Moscarda?

Vitangelo Moscarda, detto Gengè, è un uomo benestante che vive nel paese di Richieri. Una mattina sua moglie Dida gli fa un'osservazione in sé innocua, ma che lo fa sprofondare in una profonda crisi esistenziale.

Cosa significa che l'individuo è uno nessuno e centomila?

Un concetto che viene espresso a chiare lettere già dal titolo, particolarmente emblematico in tal senso: uno è l'immagine che ogni individuo ha di sé, nessuno rappresenta tutto quello che il protagonista sceglie di essere alla fine del racconto e centomila ritrae, chiaramente, l'immagine che gli altri hanno di noi.

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