Cosa presenta il De viris illustribus?
Sommario
- Cosa presenta il De viris illustribus?
- Quali vite di storici ci restano scritte da Cornelio Nepote?
- Chi ha scritto il De viris illustribus?
- Che tipo di solitudine esalta Petrarca Nel De vita solitaria?
- Chi è Cornelio Nepote Quali rapporti ha con Catullo?
- Come si pronuncia Cornelio Nepote?
- Quanti figli aveva Petrarca?
- Dove si trova la tomba del Petrarca?
- Che valore ha la solitudine per Petrarca?

Cosa presenta il De viris illustribus?
Il De viris illustribus (Vite degli uomini illustri) è un'opera in prosa latina composta da Francesco Petrarca, contenente 36 biografie di uomini illustri. ... Fonte privilegiata di Petrarca fu l'opera storiografica di Tito Livio.
Quali vite di storici ci restano scritte da Cornelio Nepote?
Ci è pervenuto integralmente solo il libro dedicato ai condottieri stranieri (De excellentibus ducibus exterarum gentium), con le vite di Milziade, Temistocle, Aristide, Pausania, Cimone, Lisandro, Alcibiade, Trasibulo, Conone, Dione, Ificrate, Cabria, Timoteo, Datame, Epaminonda, Pelopida, Agesilao, Eumene di Cardia, ...
Chi ha scritto il De viris illustribus?
Francesco Petrarca De viris illustribus/Autori
Che tipo di solitudine esalta Petrarca Nel De vita solitaria?
L'ideale di vita per Petrarca è quello di una raccolta solitudine nella pace agreste, dedicata agli studi letterari e alla riflessione religiosa.
Chi è Cornelio Nepote Quali rapporti ha con Catullo?
Cornelio Nepote era originario della stessa zona di Catullo (la Transpadania) e, come testimonia Plinio (Epistole 5, 3, 6), fu uno storico e un poeta dilettante nel genere erotico, nonché ammiratore di Catullo.
Come si pronuncia Cornelio Nepote?
8:428:56Clip suggerito · 14 secondiCornelio Nepote - YouTubeYouTube
Quanti figli aveva Petrarca?
Francesca Giovanni Francesco Petrarca/Figli
Dove si trova la tomba del Petrarca?
Tomba del Petrarca, Arquà Petrarca, Italia Francesco Petrarca/Luogo di sepoltura
Che valore ha la solitudine per Petrarca?
Petrarca parla della solitudine come “libertà dello spirito”, come piacere che “chi non l'ha gustato non l'intende”. Per Francesco la solitudine è una scelta che l'uomo saggio cerca e compie senza esitazione perché lo porta a una dimensione più alta e più pura.