Cosa significa il termine gineceo?
Cosa significa il termine gineceo?
di γυνή γυναικός «donna»]. – 1. a. Nell'antica Grecia , la parte dell'abitazione riservata alle donne e ai bambini (detta anche γυναικών, o γυναικωνῖτις), situata nella zona più interna della casa, o ai piani superiori, nettamente separata dall'appartamento degli uomini.
Quali sono le caratteristiche del gineceo?
Il gineceo è costituito di tre parti: l'ovario, parte inferiore ingrossata che forma una cavità o loculo nel cui interno si trovano gli ovuli; lo stilo, una colonna più o meno allungata che sopporta il terzo componente del pistillo: lo stigma.
Che cos'erano l Androceo e il gineceo?
- 1. Neologismo formato sull'analogia di gineceo, per indicare quell'ambiente della casa greca, e più particolarmente della casa omerica, destinato ad accogliere gli uomini (v. andronitis).
A cosa serve lo stilo?
Lo strumento scrittorio per eccellenza degli antichi Romani (detto anche, anticam., stile), costituito di un'asticella di osso, di metallo, ecc., appuntita da una parte per scrivere e piatta dall'altra per cancellare e spalmare di nuovo la cera sulla tavoletta, così da potervi riscrivere.
Quanti Pistilli ha un fiore?
La parte femminile del fiore invece è composta dall'ovario, che ha come parte recettiva gli stimmi: tre lunghi fili rossi che si congiungono alla base del fiore nello stilo. Gli stimmi vengono a volte chiamati erroneamente pistilli e hanno il compito di raccogliere il polline.
Cosa si trova nelle antere?
antera Porzione fertile terminale dello stame, ordinariamente costituita da due logge o teche, collegate da tessuto connettivo, a loro volta suddivise in due sacche polliniche. Queste sono dei microsporoteci, protetti da due strati avvolgenti: l'esotecio, che è l'epidermide, e l'endotecio.
Quali sono le caratteristiche dell androceo?
L'androceo del fiore rappresenta l'apparato riproduttivo maschile e risulta formato da più stami. Essi sono composti da 2 porzioni: filamento ed antera. ... L'antera ha una struttura bistratificata. Ha una parete esterna detta esotecio che a maturità si rompe e permette la fuoriuscita delle spore.