Come si dice ti amo in bergamasco?
Come si dice ti amo in bergamasco?
4) Ta öle bé / Ta ma piàset Surrogati locali dell'inesistente “ti amo” esprimono il massimo dell'affetto che il bergamasco è in grado di comunicare.
Che cosa vuol dire pota?
(esclamativo) Rimarca stupore o enfatizza una reazione a un oggetto o una situazione fuori dal comune. Spesso preceduto da "eh" o seguito da "ma": "Lo sai che ti hanno licenziato?" "Pòta!" ovvero "Lo so e non posso farci niente!"; "Lo sai che ti hanno licenziato?" "Eh, pòta!" ovvero '"Ormai è successo!"';
Come sono visti i bergamaschi?
Oggi parliamo di miti e leggende sui bergamaschi. Ebbene sì, gli abitanti della provincia di Bergamo sono visti come degli instancabili lavoratori, per lo più dediti al lavoro manuale, dal carattere un po' brusco e dai modi riservati.
Come spiegare pota?
Il significato di pota Pota non ha un vero e proprio significato. È una generica esclamazione non volgare, traducibile in italiano con “accipicchia!” o se ci piace il gusto antico con “corbezzoli!” Tuttavia ha un uso più esteso, visto che può esprimere: rassegnazione: Pota, ho perso davvero le bollette.
Che origini ha pota?
La parola “pota” ha un'interminabile lista di possibili significati ma la sua origine deriva dal verbo latino “potior” ossia bere. Nel significato c'è una sorta di invito a berci sopra, a dimenticare, a lasciare perdere.
Perché i bergamaschi vengono chiamati orobici?
Il termine deriva dall'antica popolazione celto-ligure degli Orobi, stanziati in epoca preistorica nelle valli bergamasche, lecchesi e comasche. Dal punto di vista storico essa corrisponde alla parte della Lombardia che è stata soggetta alla repubblica di Venezia (con l'aggiunta della Valtellina).
Perché i bergamaschi sono muratori?
Sì perché fin dagli Anni Sessanta i migliori capomastri, i più abili ed esperti, capaci con le loro squadre di erigere capolavori di pietra, sono targati Bergamo. Nell'immaginario collettivo il bergamasco è il “muratore per eccellenza”.
Che significa fess in bresciano?
Fés, dal dialetto bresciano, vuol dire molto, moltissimo. È usato per conferire il grado assoluto a un aggettivo. Ad esempio: è bellissimo diviene l'è bèl fés, letteralmente è bello moltissimo.