Come cucinare i carciofi senza perdere le proprietà?
Come cucinare i carciofi senza perdere le proprietà?
PREPARAZIONE: Dopo aver pulito i carciofi privandoli delle foglie esterne e lasciando il gambo di circa 3 cm, tagliateli a metà. Lasciateli in ammollo in una ciotola con acqua fredda e succo di limone. Lessateli per circa 15 minuti e, una volta scolati, disponeteli in una teglia leggermente unta con olio.
Cosa contengono le foglie di carciofo?
Nell foglie del carciofo, infatti, è presente la cinarina, una sostanza che favorisce la diuresi e la secrezione biliare per cui è utile in patologie come l'epatite e la cirrosi. Essa però è disattivata dalla cottura, per cui è necessario consumare il carciofo crudo per beneficiare di questa proprietà.
Come si consumano i carciofi?
I carciofi sono generalmente proposti cotti o crudi. In entrambi i casi vengono presentati solo i cuori e le foglie più tenere che si mangiano servendosi della forchetta. Dei carciofi “alla Giudia” si mangiano le foglie esterne croccanti con le dita e si usano poi forchetta e coltello per i cuori.
Quali sono i benefici dei carciofi?
- Utili per il fegato e per disintossicare l’organismo, i carciofi sono ortaggi di origine mediterranea ricchi di principi attivi che conferiscono proprietà depurative, digestive e anti-colesterolo. Scopriamo tutti i benefici dei carciofi e alcuni consigli per utilizzarli al meglio.
Quali sono le proprietà del carciofo?
- Il carciofo è tonico e digestivo ed è apprezzato soprattutto per le sue proprietà depurative e diuretiche: la cinarina (sostanza che dona all'ortaggio il tipico sapore amaro) e i flavonoidi aiutano ad eliminare le scorie dal nostro corpo e stimolano la diuresi proteggendo anche il fegato da patologie come la cirrosi e l'epatite (azione epato ...
Qual è il periodo più adatto alla coltivazione dei carciofi?
- Il periodo più adatto alla coltivazione dei carciofi è il mese di giugno, mentre la raccolta avviene tra ottobre e maggio. L’Italia è il maggior produttore di carciofi e le coltivazioni si trovano soprattutto in Sardegna, Lazio, Toscana, Puglia e Liguria. Tra gli altri Paesi lo troviamo in particolare in Spagna e Francia.