Che cosa si ottiene facendo la differenza tra ricavi e costi monetari?

Sommario

Che cosa si ottiene facendo la differenza tra ricavi e costi monetari?

Che cosa si ottiene facendo la differenza tra ricavi e costi monetari?

La differenza fra i due valori, entrambi di natura economica, risiede nella considerazione dei costi. I ricavi rappresentano infatti il valore monetario totale delle entrate, mentre il guadagno è dato dalla differenza fra i ricavi e i costi di gestione di una determinata attività.

Che cosa sono i costi ei ricavi non monetari?

Sono NON monetari tutti quei costi/ricavi CHE NON HANNO UNA MANIFESTAZIONE IN DENARO. Si tratta di quelle voci che “ci siamo inventati” per una maggiore civiltà contabile. Come l'ammortamento c'è anche il Tfr che segue la stessa sorte tranne per la parte connessa alla fiscalità.

Quando il Tfr è monetario?

Per quanto riguarda il TFR viene inserito tra i costi monetari, sotto i 50 dipendenti, i dipendenti possono decidere se tenere il TFR in azienda e tenendolo in azienda non è un costo monetario perché è un debito a lungo termine se invece viene deciso di fare gestire il tfr da fondi di pensione o dall'INPS è un debito a ...

Cosa sono i flussi reddituali?

flussi economici, corrispondono alle variazioni originate dalla gestione reddituale (costi e ricavi di competenza); flussi finanziari, corrispondono alle variazioni di liquidità, dei debiti e dei crediti a breve scadenza.

Cosa sono i costi monetari?

SONO COSTI MONETARI: I COSTI PER ACQUISTI DI MATERIE, I COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI, GLI INTERESSI PASSIVI, GLI ONERI SOCIALI, LE IMPOSTE E COSÌ VIA. ... – SONO COSTI E RICAVI CHE NON HANNO DATO LUOGO A VARIAZIONI FINANZIARIE NELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE O NEI CREDITI E NEI DEBITI A BREVE.

Quali operazioni modificano il PCN?

Sono operazioni che modificano il PCN quelle che comportano variazioni nelle passività consolidate, nel capitale proprio, nella gestione reddituale e nell'attivo immobilizzato e che contemporaneamente si traducono in una variazione delle attività correnti o delle passività correnti.

Come si calcola la variazione del CCN?

Ad esempio, svalutazioni o rivalutazioni di immobili. CCN = (crediti commerciali + rimanenze + altre attività a breve – debiti commerciali – altre passività a breve) Costituisce flusso di cassa la variazione del CCN lungo il periodo considerato.

Cosa rientra nel CCN?

Il capitale circolante netto (CCN) è dato dalla differenza tra le attività correnti e le passività correnti di stato patrimoniale. Rientrano tra le attività correnti: crediti verso clienti, rimanenze finali, cassa, ratei e risconti attivi.

Cosa sono i flussi di cassa?

Il flusso di cassa, conosciuto in lingua inglese come cash flow, rappresenta la differenza tra i flussi monetari in entrata ed in uscita in un dato periodo temporale (o per un progetto specifico). ... Il cash flow è senza dubbio uno degli indicatori più importanti per valutare la stabilità di un'azienda.

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