Come funziona criolipolisi?

Sommario

Come funziona criolipolisi?

Come funziona criolipolisi?

La criolipolisi impiega un particolare macchinario in grado di ricreare il freddo sulla pelle: questo infatti è dotato di un manipolo in silicone a forma di coppetta che, una volta applicato sull'area da trattare, "risucchia" la pelle al suo interno e la raffredda secondo la temperatura stabilita dal medico.

Chi può fare la criolipolisi?

Importante: solo i medici sono autorizzati a eseguire questo trattamento, quindi rivolgiti a un chirurgo, un medico estetico o un dermatologo. La criopolisi è un trattamento medico e deve essere eseguito da medici con apparecchi omologati e certificati: è il marchio CE di sicurezza a fare la differenza.

Quanti cm si possono perdere con la criolipolisi?

I risultati della criolipolisi cominciano ad essere apprezzabili dopo 2-3 settimane dal trattamento. A seconda dello spessore iniziale del tessuto adiposo, la perdita media sarà tra i 3 e i 15 mm. A livello dell'addome, si parla di una riduzione della circonferenza di circa 2 centimetri.

Quando si vedono gli effetti della criolipolisi?

I risultati della criolipolisi cominciano ad essere apprezzabili dopo 2-3 settimane dal trattamento. A seconda dello spessore iniziale del tessuto adiposo, la perdita media sarà tra i 3 e i 15 mm. A livello dell'addome, si parla di una riduzione della circonferenza di circa 2 centimetri.

Quante sedute per criolipolisi?

QUANTE SEDUTE DI CRIOLIPOLISI-COOLSCULPTING SONO NECESSARIE? Dipende dallo spessore del pannicolo, solitamente 1-2 sedute per area, a distanza di circa tre mesi, danno ottimi risultati.

Cosa fare dopo la criolipolisi?

Dopo ciascun trattamento è consigliato reintegrare i liquidi consumando almeno 2 litri di acqua al giorno al fine di contribuire a drenare gli acidi grassi liberati dalle zone di accumulo.

Quali sono le controindicazioni della criolipolisi?

Per quanto riguarda le controindicazioni invece, la Criolipolisi non è indicata alle donne in gravidanza e in allattamento. Inoltre, è sconsigliata ai pazienti che soffrono di patologie epatiche. Questo perché, lo smaltimento dei lipidi, richiede il normale funzionamento da parte del fegato.

Post correlati: