Che figli di Ndrocchia?
Che figli di Ndrocchia?
Tra i modi di dire napoletani più utilizzati c'è sicuramente “figlio' e' ntrocchia”. Sono moltissime le persone che usano quest'espressione, conoscendone il significato ma non la sua origine. Con questa locuzione napoletana ci si riferisce a una persona sveglia, furba, scaltra, per meglio intenderci un furbacchione.
Cosa vuol dire figlio e Ntrocchia?
"Figlio 'e 'ntrocchia”, chi a Napoli non si è mai sentito chiamare così? Si tratta di un appellativo usato in modo positivo, ed è un modo per sottolineare la scaltrezza del proprio interlocutore.
Chi era Androcchia?
Con l'espressione figlio 'e 'ntrocchia nella lingua napoletana si suole indicare il giovanetto sveglio, furbo, pronto di mente e d'azione, capace di destare l'ammirazione per la prontezza della sua mente, e — per contro — la preoccupazione per l'immediatezza delle sue azioni capaci di procurar danno.
Che significa Figl e Bucchin?
Si nù figl e bucchin' ( sei figlio di pompinaia ) a Napoli è un complimento. ( Tra amici ) sia ben chiaro!
Che significa figlia di Ndrocchia?
Nella lingua napoletana si è soliti definire qualcuno particolarmente sveglio, soprattutto un bambino, come “figlio di 'buona donna'”, per non essere volgari, o anche “figlio 'e 'ntrocchia”. ... Per questo motivo viene usato quasi esclusivamente per i bambini che non dovrebbero ascoltare parolacce.
Cosa vuol dire Ndrocchia?
Nella lingua napoletana si è soliti definire qualcuno particolarmente sveglio, soprattutto un bambino, come “figlio di 'buona donna'”, per non essere volgari, o anche “figlio 'e 'ntrocchia”. ... Per questo motivo viene usato quasi esclusivamente per i bambini che non dovrebbero ascoltare parolacce.
Cosa vuol dire buona donna?
donna onesta, semplice; estens., credulona, sempliciona | appellativo desueto rivolto a donna del popolo: scusi, buona donna!
Come definire le donne?
Santa donna, pia donna, santarella, santerella, ragazza, fanciulla, bambina, femminuccia, signorina, giovane, giovinetta, donzella, pulzella, bocciolo di rosa, cerbiatta, vergine, ninfa, lolita, valletta, velina, letterina, single, nubile, zitella, zitellona, zitellaccia, tardona, babbiona, carampana, cariatide, ...
Che significa la mia donna?
accompagnato dall'agg. poss.: la mia d. 3 lett. Signora, sia nel senso di colei che signoreggia l'animo dell'uomo sia in quello storico e sociale di gentildonna, padrona, governatrice; è rimasto come titolo di nobildonne e, solo nell'Italia merid., come generico titolo di stima: buongiorno d.