Come nasce la sfogliatella napoletana?

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Come nasce la sfogliatella napoletana?

Come nasce la sfogliatella napoletana?

La sfogliatella nasce nel XVIII secolo nel conservatorio di Santa Rosa da Lima, a Conca dei Marini (Salerno), quasi per caso: era avanzata nella cucina del convento un po' di pasta di semola; invece di buttarla, fu aggiunta frutta secca, zucchero e limoncello, ottenendo un ripieno.

Perché si chiama sfogliatella?

Il dolce trasse il nome proprio dalla Santa del convento e fu diffuso in tutto il territorio. La Santarosa, arrivò a Napoli solo nei primi dell' 800, per merito del pasticcere Pasquale Pintauro, che aveva una bottega in Via Toledo di fronte a Santa Brigida.

Chi ha inventato la Santa Rosa?

Pasquale Pintauro Per oltre un secolo e mezzo, la ricetta della sfogliatella Santa Rosa rimase custodita nelle mura del convento fino a quando un pasticciere napoletano, Pasquale Pintauro, riuscì ad ottenere la ricetta originale.

Come si mangia la sfogliatella?

La deliziosa sfogliatella, che a Napoli si mangia a colazione, a merenda o come dessert dopo pranzi e cene, nella ricetta originale è un golosissimo dolce fatto di pasta sfoglia ripiena di semola, ricotta, canditi, latte, uova e zucchero.

Dove è nata la sfogliatella Santa Rosa?

La Santa Rosa fu inventata nel '600 nell'omonimo convento di Conca dei Marini, in provincia di Salerno e, mentre a Napoli si è trasformata nella ricetta della sfogliatella riccia, a Salerno e nelle zone della Costiera Amalfitana si è perfezionata sulla base della ricetta tradizionale.

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