Come curare uno stato di shock?
Sommario
- Come curare uno stato di shock?
- Cosa si somministra in caso di shock ipovolemico?
- Quali sono i segni dello shock?
- Cosa fare in caso di shock cardiogeno?
- Quando si definisce shock primario?
- Cosa si intende per shock cardiogeno?
- Come si riconosce lo shock ipovolemico?
- Che cos'è lo shock emorragico?
- Quali tipi di shock esistono?
- Cosa si intende per paziente post shock cardiogeno?
Come curare uno stato di shock?
Il trattamento si effettua con liquidi, compreso il sangue se necessario, correzione dello squilibrio di base e a volte con somministrazione di vasopressori. (Vedi anche Sepsi e shock settico.
Cosa si somministra in caso di shock ipovolemico?
La base del trattamento è costituita dalla somministrazione di liquidi per via parenterale, al fine di espandere il volume ematico ridotto. La scelta del liquido da perfondere dipende dal grado di severità e dal tipo dello shock .
Quali sono i segni dello shock?
I principali sintomi dello shock includono:
- rapido battito cardiaco;
- respirazione superficiale;
- sensazione di freddo;
- polso debole;
- pelle umida;
- tachicardia;
- ipotensione;
- dispnea;
Cosa fare in caso di shock cardiogeno?
In caso di shock cardiogeno, i primi trattamenti consistono, di solito, nella somministrazione di ossigeno (ossigenoterapia) e di farmaci ad azione inotropa ed emofluidificante/antiaggregante....TERAPIA FARMACOLOGICA
- Gli inotropi positivi. ...
- Gli antiaggreganti. ...
- Gli anticoagulanti. ...
- I trombolitici. ...
- Gli antiaritmici.
Quando si definisce shock primario?
Lo shock primario, in cui è compreso il comune collasso, lo svenimento, la sincope senocarotidea, vasovagale, è caratterizzato da vasodilatazione ed aumento di capacità del letto vascolare.
Cosa si intende per shock cardiogeno?
Che cos'è l'arresto cardiaco Lo shock cardiogeno è una emergenza medica causata da un'alterazione della funzione cardiaca, con ridotta perfusione periferica associata a disfunzione cellulare, ed è caratterizzato da elevatissima mortalità (in media del 50%).
Come si riconosce lo shock ipovolemico?
Dal punto di vista clinico il paziente interessato da questa forma di shock si presenta:
- Pallido o cianotico (di colorito bluastro)
- Confuso.
- Tachicardico (ha una frequenza cardiaca accelerata)
- Tachipnoico (con frequenza respiratoria accelerata)
- Freddo al tatto, con cute sudata (sudorazione algida)
Che cos'è lo shock emorragico?
Lo shock emorragico è uno shock ipovolemico caratterizzato da una perdita extravascolare importante e rapida di sangue che induce una riduzione del volume ematico circolante. Le cause più frequenti sono i traumi, gli interventi chirurgici maggiori, le emorragie digestive e le emorragie nel contesto ostetrico.
Quali tipi di shock esistono?
Classificazione dello shock
- shock ipovolemico (emorragico o non emorragico)
- shock ostruttivo (embolia polmonare massiva, tamponamento cardiaco, PNX iperteso)
- shock distributivo (settico, neurogeno, anafilattico)
- shock cardiogeno.
Cosa si intende per paziente post shock cardiogeno?
Lo shock cardiogeno è una qualsiasi situazione di shock in cui una depressione della funzione cardiaca determina le modifiche che porteranno all'origine della sindrome, caratterizzata da ipoperfusione periferica associata a disfunzione cellulare, degli organi interni e dei tessuti.