Quanto tempo durano le cure con il methotrexate?
Sommario
- Quanto tempo durano le cure con il methotrexate?
- Perché si prende la Folina dopo il methotrexate?
- Quanto dura la cura con Reumaflex?
- Come funziona il methotrexate?
- Come agisce il metotrexate?
- Quando deve essere usato methotrexate?
- Quali sono gli effetti collaterali di metotressato?
- Cosa può causare la somministrazione intratecale di methotrexate?
- Come funziona il fenilbutazone con methotrexate?
Quanto tempo durano le cure con il methotrexate?
Una risposta soddisfacente al trattamento si osserva in genere dopo 4-8 settimane. La risposta massimale si osserva in genere dopo 16-24 settimane. Dopo il raggiungimento dei risultati terapeutici desiderati, la dose di metotrexate può essere ridotta gradualmente fino a una dose personalizzata minima di mantenimento.
Perché si prende la Folina dopo il methotrexate?
Si preferisce usare l'acido Folico (Folina) rispetto all'acido folinico per una questione di costi stante la sostanziale assenza di differenza clinica; si puo' ricorrere all'acido folinico (Lederfolin o simili) se non risultato dall'acido folico. La dose di Folina è in media di 5 mg 24 ore dopo l'assunzione del MTX.
Quanto dura la cura con Reumaflex?
In genere gli effetti del trattamento sono riscontrabili dopo 4 - 8 settimane. Reumaflex viene somministrato da un medico o sotto la sua supervisione o da personale sanitario sotto forma di iniezione una volta alla settimana solamente.
Come funziona il methotrexate?
Nella cellula, il metotrexato inibisce la diidrofolato reduttasi e la timidilato sintetasi sostituendosi, nel legame enzimatico e all'acido folico, bloccando di conseguenza la formazione dei cofattori enzimatici necessari alla sintesi purinica e pirimidinica.
Come agisce il metotrexate?
Nella cellula, il metotrexato inibisce la diidrofolato reduttasi e la timidilato sintetasi sostituendosi, nel legame enzimatico e all'acido folico, bloccando di conseguenza la formazione dei cofattori enzimatici necessari alla sintesi purinica e pirimidinica.
Quando deve essere usato methotrexate?
- Methotrexate dovrà essere usato con estrema cautela in presenza di infezioni, ulcera peptica, colite ulcerosa, debilitazione e nei pazienti molto giovani o molto anziani. Diarrea e stomatite ulcerativa richiedono l'interruzione del trattamento, altrimenti possono verificarsi enterite emorragica e morte a seguito di perforazione intestinale .
Quali sono gli effetti collaterali di metotressato?
- Come tutti i medicinali, Methotrexate può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Per informazioni sulle reazioni avverse associate a metotressato, consultare i paragrafi pertinenti. Gli effetti collaterali più comuni includono: stomatite ulcerativa, leucopenia, nausea e disturbi addominali.
Cosa può causare la somministrazione intratecale di methotrexate?
- La somministrazione intratecale ed endovenosa di Methotrexate può causare encefalite acuta ed encefalopatia acuta con esito fatale. Ci sono state segnalazioni di pazienti con linfoma periventricolare del sistema nervoso centrale che hanno sviluppato erniazione cerebrale con la somministrazione di Methotrexate intratecale.
Come funziona il fenilbutazone con methotrexate?
- Il fenilbutazone in associazione a Methotrexate ha causato in qualche caso tossicità con febbre e ulcerazioni cutanee, depressione midollare e morte in setticemia. Il meccanismo di tale azione è triplice: spiazzamento di Methotrexate dal legame con le plasmaproteine, inibizione della secrezione tubulare renale e depressione midollare.