Cosa succede se il sangue è troppo fluido?
Sommario
- Cosa succede se il sangue è troppo fluido?
 - Quali alimenti fluidificano il sangue?
 - Quali sono i difetti della coagulazione del sangue?
 - Quali sono i principali esami di laboratorio per lo studio della coagulazione del sangue?
 - Quando sono consigliati i test della coagulazione?
 - Qual è il tempo di coagulazione del paziente?
 
                                    Cosa succede se il sangue è troppo fluido?
Poco controllo, rischio aumentato. Ictus ed emorragie sono in agguato per troppi pazienti poco inclini a monitorarsi e/o a trascurare la terapia anticoagulante orale.
Quali alimenti fluidificano il sangue?
Tra i cibi più indicati per fluidificare il sangue ci sono, sicuramente, quelli ricchi di salicilati (principio attivo dell'aspirina)....Eccone alcuni:
- Arance, mandarini e agrumi in generale.
 - Albicocche.
 - Prugne.
 - Ananas.
 - Melograno.
 - Frutti di bosco.
 - Pomodori.
 - Ravanelli.
 
Quali sono i difetti della coagulazione del sangue?
- I difetti della coagulazione del sangue sono la conseguenza di un alterato funzionamento del sistema emostatico -coagulativo. In condizioni fisiologiche, questo sistema determina l'arresto del sanguinamento da un vaso sanguigno danneggiato (emostasi); ciò è possibile grazie all'attività combinata di fattori vascolari, piastrinici e ...
 
Quali sono i principali esami di laboratorio per lo studio della coagulazione del sangue?
- I principali esami di laboratorio per lo studio dell'attività di coagulazione del sangue sono: Il tempo di protrombina, PT; Il tempo di tromboplastina parziale, PTT; Il fibrinogeno.
 
Quando sono consigliati i test della coagulazione?
- I test della coagulazione vengono consigliati dal medico per esempio quando una per¬sona deve sottoporsi ad un intervento chirurgico, quando bisogna controllare la terapia anticoa¬gulante, quando si ha il sospetto di una alterata coagulazione del sangue.
 
Qual è il tempo di coagulazione del paziente?
- Il tempo di coagulazione viene automaticamente convertito dall'analizzatore in rapporto tra il tempo di protrombina del paziente e il tempo di protrombina ottenuto con un plasma normale di riferimento. Tale rapporto in condizioni normali è 0.8-1.20.
 














