Quali bollette si possono buttare?

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Quali bollette si possono buttare?

Quali bollette si possono buttare?

Le bollette luce, acqua e gas devono essere conservate per 5 anni dalla data di pagamento. Altri documenti che devono essere conservati per lo stesso periodo di tempo sono: il telefono, le spese smaltimento rifiuti, l'Adsl, la pay tv, le multe stradali, le ricevute dell'affitto, le spese condominiali.

Quanto tempo conservare assicurazione casa?

Assicurazioni (ricevute pagamento premi): per 1 anno dalla scadenza, nel caso in cui le quietanze (es. polizze vita) siano state utilizzate a fini fiscali, si devono conservare per 5 anni. Atti di compravendita casa, atti di proprietà della casa...: per sempre. Atti di matrimonio, separazione...: per sempre.

Quali documenti è obbligatorio conservare?

Tra questi documenti, ad esempio, vi sono:

  • Fatture.
  • DDT.
  • Ricevute fiscali e scontrini fiscali.
  • Dichiarazioni fiscali.
  • Bilanci d'esercizio.
  • Pagamenti con i modelli F23 e F24)
  • Registri Contabili.
  • CUD.

Dove si buttano le vecchie bollette?

bollette: vanno buttate con carta e cartone. Carta stagnola: non va con carta e cartone, ma nel contenitore dei metalli. Pirottini: se puliti possono andare con carta e cartone, se invece hanno residui di cibo, vanno conferiti nell'organico.

Quanto conservare bollette canone Rai?

5 anni Le bollette della luce pagate, come le bollette per le altre utenze, devono essere conservate per 5 anni dalla scadenze. Pertanto per dimostrare il pagamento canone RAI, occorre conservare tutte le bollette della luce pagate e contenenti l'addebito della tassa e ciò per 5 anni dalla scadenza.

Quanto tempo conservare Tari?

5 anni Tassa rifiuti (TARSU/TIA/TARI): 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento o di obbligo di dichiarazione. Affitto: 5 anni. Mutui: 5 anni dalla scadenza della singola rata. Cambiali e parcelle: 3 anni.

Quanto conservare bollette Tari?

5 anni Questo tipo di documenti va conservato per 5 anni. Le bollette vanno tenute per 5 anni dalla data di scadenza. Per Tari, Tasi e Imu si intendono, invece, 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento o di presentazione della dichiarazione.

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